L'Ue rappresenta uno dei più grandi mercati del miele al mondo. Tuttavia, poiché i consumatori europei amano molto tale prodotto, le produzioni Ue riescono a soddisfare solo il 60 per cento della domanda. Ecco alcune statistiche sul settore
La produzione di miele in Europa è tornata a crescere nel 2022, raggiungendo le 280mila tonnellate, dopo quattro anni consecutivi di calo a causa della pandemia, delle malattie delle api, dell'uso di pesticidi e dei cambiamenti climatici, secondo l'organizzazione governativa olandese Cbi.
Clima e pesticidi colpiscono le popolazioni di api
I maggiori produttori europei nell'anno analizzato sono stati Romania, Spagna, Ungheria, Germania, Italia, Grecia, Francia e Polonia. La produzione di miele in Europa ha subito notevoli fluttuazioni negli ultimi anni. Nel complesso, ha mostrato un trend negativo, passando dalle 274.600 tonnellate del 2018 alle 228.300 tonnellate del 2021, prima di risalire nuovamente, appunto, nel 2022.
Il calo della produzione europea osservato per la maggior parte del periodo è attribuito, oltre al Covid-19, al declino delle popolazioni di api. Una dinamica figlia delle patologie che hanno colpito gli insetti e dell'uso intenso di sostanze chimiche in agricoltura. Il contesto economico, segnato da un'inflazione generale e da una crisi energetica, ha inoltre rappresentato una minaccia sulla sostenibilità dell'apicoltura.
Gli esperti attribuiscono la crescita del 2022 a una buona stagione produttiva in Europa settentrionale, grazie alla fioritura e alla produzione di nettare, oltre a condizioni meteorologiche favorevoli con piogge poco frequenti. Gli apicoltori europei stanno affrontando però un periodo molto critico e, secondo gli analisti è difficile prevedere la produzione futura.
Dieci dei venti Paesi che importano più miele a livello mondiale sono nell'Ue
Insieme a Cina e Stati Uniti, l'Europa rappresenta anche la regione con i maggiori consumi a livello mondiale, pari a circa il 20 per cento del totale. È stato riferito infatti che molti europei consumano miele ogni settimana; addirittura ogni giorno in Paesi come la Slovenia e la Grecia.
Per compensare lo scarto tra produzione e domanda, nel 2022 le importazioni europee di miele hanno raggiunto le 363mila tonnellate, per un valore di oltre 1,24 miliardi di euro.
Secondo le statistiche dell'agenzia alimentare delle Nazioni Unite, la Fao, dieci dei venti Paesi che importano maggiormente tale prodotto sono nell'Ue. Si tratta di Germania, Polonia, Belgio, Spagna, Francia, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Grecia e Austria.