Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Unione europea: eurodeputati chiedono sanzioni contro Israele per le "atrocità" commesse a Gaza

I palestinesi ispezionano il sito colpito da un bombardamento israeliano a Muwasi, Khan Younis, Striscia di Gaza, lunedì 28 luglio 2025.
I palestinesi ispezionano il sito colpito da un bombardamento israeliano a Muwasi, Khan Younis, Striscia di Gaza, lunedì 28 luglio 2025. Diritti d'autore  Mariam Dagga/Copyright 2025, The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Mariam Dagga/Copyright 2025, The AP. All rights reserved
Di Mared Gwyn Jones
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button

Circa 40 eurodeputati di destra e di sinistra hanno sollecitato l'Ue a intraprendere un'azione "decisiva" sulla crisi umanitaria a Gaza, affermando che "il tempo della codardia morale è finito"

PUBBLICITÀ

Circa 40 deputati da diversi partiti dell'europarlamento ha chiesto all'Unione Europea di sospendere l'accordo commerciale con Israele e di imporre sanzioni al governo guidato da Netanyahu, per le sue azioni nella Striscia di Gaza.

In una dichiarazione congiunta vista in esclusiva da Euronews, gli eurodeputati hanno chiesto all'Ue di ritenere il governo israeliano responsabile di azioni che "violano palesemente la Convenzione di Ginevra e il diritto umanitario internazionale".

La dichiarazione esorta inoltre Hamas a rilasciare immediatamente gli ostaggi israeliani ancora prigionieri a Gaza dopo essere stati rapiti da Israele durante gli attacchi del 7 ottobre 2023.

"Le generazioni future giudicheranno i leader di oggi in base alla loro risposta, o alla loro mancanza, alle atrocità di Gaza. Non agire ora sarà ricordato come una macchia morale sull'umanità", si legge nella dichiarazione. "Il tempo della codardia morale è finito e l'azione deve essere rapida".

Eurodeputati chiedono la sospensione dell'Accordo di associazione Ue-Israele

La coalizione di eurodeputati chiede esplicitamente sanzioni al governo israeliano, una mossa che l'Ue ha finora evitato nonostante gli alleati, tra cui il Regno Unito e la Norvegia, si siano mossi per sanzionare due ministri israeliani considerati estremisti, Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich.

Martedì scorso, i Paesi Bassi hanno imposto il divieto di viaggio a entrambi i ministri in risposta all'aggravarsi della crisi a Gaza.

I firmatari chiedono inoltre alla Commissione di sospendere l'Accordo di associazione dell'Ue con Israele, che definisce le relazioni commerciali e politiche tra le due parti e che è stato spesso presentato come il miglior strumento a disposizione dell'Ue per fare pressione su Israele affinché migliori la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza.

Una precedente revisione da parte del braccio diplomatico dell'Ue ha trovato indizi che indicano che Israele ha violato gli obblighi in materia di diritti umani sanciti dal suo accordo di associazione con il blocco, ma il processo non ha innescato alcuna rappresaglia concreta al di là di una discussione tra l'alta rappresentante per gli Affari esteri dell'Ue Kaja Kallas e il ministro degli Esteri Gideon Sa'ar.

Questi colloqui hanno portato a un "accordo" da parte di Israele per aumentare l'assistenza umanitaria a Gaza. Ma da allora le preoccupazioni per la situazione umanitaria sul campo sono aumentate.

Lunedì la Commissione europea ha presentato la sospensione parziale dell'accesso di Israele al programma di ricerca e innovazione Horizon Europe in risposta alle sue azioni a Gaza. Ma i firmatari della dichiarazione chiedono una risposta molto più severa, avvertendo che "le semplici parole di condanna sono inadeguate".

L'appello per le sanzioni a Israele da eurodeputati di 14 diversi Paesi e sei gruppi politici

I firmatari rappresentano 14 dei 27 Paesi dell'Ue e sei diversi gruppi politici, dalla sinistra al Partito popolare europeo (Ppe) di centrodestra.

La guerra di Israele contro Hamas a Gaza ha messo in luce profonde fratture politiche e nazionali nell'Unione Europea. Ma l'aggravarsi della crisi umanitaria sta spingendo i deputati di gruppi ideologicamente opposti a unire le forze per chiedere un'azione più decisa da parte dell'Ue.

"I deputati di tutti i partiti pro-europei e pro-democratici si sono uniti dietro questa dichiarazione", ha dichiarato a Euronews l'eurodeputata Evin Incir, membro del gruppo di centrosinistra Socialisti e Democratici (S&D), aggiungendo che si prevede che altri firmatari appoggeranno la dichiarazione nelle prossime ore.

"Le nostre preoccupazioni sono rivolte sia alla Commissione europea che agli Stati membri dell'Ue, che devono essere più decisi nella loro risposta alla crisi umanitaria in corso", ha aggiunto Incir.

La dichiarazione giunge mentre l'Integrated Food Security Phase Classification (Ipc), un organo di controllo globale che monitora la fame con il sostegno dei governi e delle Nazioni Unite, ha affermato che ci sono "prove sempre più evidenti" che "la fame diffusa, la malnutrizione e le malattie stanno determinando un aumento dei decessi legati alla fame" nel territorio assediato.

I funzionari del governo israeliano hanno negato la carestia a Gaza o hanno negato le responsabilità.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Donald Trump: "Non credo che ci sia una carestia a Gaza"

Global Sumud Flotilla: partite da Augusta le navi dirette a Gaza, a bordo quattro eurodeputate

Ue, la decisione sull'obiettivo climatico per il 2040 sarà ritardata: "I Paesi non sono pronti"