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Presunte frodi sui fondi agricoli dell'Ue: il peso del caso greco sul bilancio comunitario

Una coltivazione di pomodori nel villaggio di Velanidi, a 320 chilometri da Atene
Una coltivazione di pomodori nel villaggio di Velanidi, a 320 chilometri da Atene Diritti d'autore  PETROS GIANNAKOURIS/AP2005
Diritti d'autore PETROS GIANNAKOURIS/AP2005
Di Vincenzo Genovese & Gerardo Fortuna, Sándor Zsiros
Pubblicato il
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Il Parlamento europeo potrebbe valutare l'indagine della Procura europea su una presunta frode di ampio respiro su fondi agricoli dell'Ue, organizzata in Grecia

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Il co-presidente dell'Intergruppo del Parlamento europeo per la lotta alla corruzione ha dichiarato a Euronews che lo scandalo che coinvolge il presunto uso illecito, in Grecia, di fondi europei per l'agricoltura è destinato a giocare un ruolo nelle discussioni sul bilancio comunitario. L'eurodeputato tedesco dei Verdi Daniel Freund ha commentato la questione dei possibili falsi agricoltori che sta scatenando grandi discussioni nella nazione ellenica, sollevando dubbi sui metodi di gestione dei sussidi dell'Ue.

A maggio l'avvio di un'indagine da parte della Procura europea

La Procura europea (European public prosecutor's office, Eppo) ha annunciato a maggio che un'indagine è in corso su una presunta frode di ampia portata, che coinvolgerebbe anche funzionari pubblici dell'Agenzia greca di pagamento e controllo degli aiuti comunitari di orientamento e garanzia (Opekepe).

Cinque alti funzionari governativi, compresi un ministro e tre deputati, si sono dimessi venerdì a seguito delle accuse di coinvolgimento nel caso, che riguarda sussidi europei concessi tra il 2019 e il 2022 da parte della stessa Opekepe. Secondo la Procura, un "numero significativo di persone" avrebbe ricevuto sovvenzioni attraverso l'agenzia sulla base di false dichiarazioni: avrebbero affermato di possedere o affittare pascoli che in realtà erano terreni pubblici.

"Nel settembre 2024, le autorità greche hanno posto l'accreditamento dell'Opekepe sotto osservazione e un piano d'azione è stato progettato per affrontare le carenze individuate", ha dichiarato il portavoce della Commissione europea a Euronews, aggiungendo: "Stiamo lavorando a stretto contatto con le autorità greche sulla situazione".

Il dubbio su problemi strutturali nella gestione dei fondi Ue

Freund ha invitato la commissione per il controllo del bilancio del Parlamento europeo a indagare se la presunta frode sia indice di problemi strutturali più profondi nella gestione dei fondi Ue da parte della Grecia: "La questione avrà sicuramente un ruolo nella discussione sul bilancio della Commissione dopo l'estate", ha spiegato. La Commissione ha dichiarato di non poter commentare le indagini penali o i processi penali in corso.

Secondo il diritto europeo, gli Stati membri devono riconoscere solo gli organismi pagatori che soddisfano degli standard minimi per la gestione dei fondi europei; se un organismo non soddisfa queste condizioni, deve essere posto sotto osservazione e infine privato del suo riconoscimento.

Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha riconosciuto pubblicamente lo scandalo come "prova dell'inadeguatezza dello Stato" nell'affrontare la corruzione, impegnandosi a istituire una task force speciale per condurre un'indagine rapida e approfondita. "Il clientelismo non può governare il modo in cui conduciamo gli affari", ha detto al suo gabinetto, giurando che "dato che l'Opekepe non è riuscita a fare il suo lavoro, lo Stato lo farà a livello centrale".

Il presunto coinvolgimento di due ex ministri coinvol

A giugno l'Eppo, con sede ad Atene, ha trasmesso al Parlamento ellenico informazioni sul presunto coinvolgimento di due ex ministri dello Sviluppo rurale e dell'Alimentazione in reati penali. La Costituzione greca prevede che solo il Parlamento nazionale abbia il potere di indagare e perseguire i membri in carica o addirittura gli ex membri del governo greco.

Questa limitazione legale ha costretto l'Eppo a dividere la sua indagine, una mossa che secondo l'ufficio potrebbe minare il suo mandato ai sensi del diritto dell'Ue. La Procura ha segnalato la questione alla Commissione europea, suggerendo che le protezioni legali nazionali per i ministri potrebbero limitare la competenza dell'Eppo e quindi violare il quadro giudiziario dell'Ue.

L'ex ministro dell'Agricoltura Makis Voridis, che fino a poco tempo fa ricopriva la carica di ministro dell'Immigrazione, è stato uno di coloro che si sono dimessi la scorsa settimana. "Lo scandalo è il segnale più chiaro che gli Stati membri dovrebbero smettere di bloccare l'adozione della direttiva anticorruzione", ha dichiarato Nick Aiossa di Transparency International, secondo il quale "il fatto che lo schema di corruzione sia stato smascherato dimostra il valore della Procura europea".

“Spero che il Parlamento greco tolga le immunità ai parlamentari coinvolti, per consentire un'indagine adeguata", ha dichiarato Freund.

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