Donald Trump ha dichiarato all'Aia che i negoziati per il cessate il fuoco in Ucraina si sono rivelati più difficili di quanto si pensasse e che Putin è "più difficile" del previsto
Il presidente degli Stati Uniti ha ventilato la possibilità che Vladimir Putin possa invadere altri Paesi dopo l'invasione su larga scala dell'Ucraina, durante una conferenza stampa mercoledì al vertice Nato dell'Aia.
A Trump è stato chiesto se considera Putin un nemico e se crede che Putin abbia ambizioni territoriali oltre l'Ucraina. "È possibile", ha risposto il presidente degli Stati Uniti.
"Lo considero [Putin] una persona equivoca", ha detto Trump, che ha aggiunto come Putin lo abbia chiamato per offrirgli aiuto nella risoluzione del recente conflitto in Medio Oriente e per fungere da interlocutore tra Stati Uniti, Israele e Iran.
"Mi ha chiamato l'altro giorno [e] mi ha detto: 'Posso aiutarti con l'Iran?' Gli ho risposto: 'No, puoi aiutarmi con la Russia'", ha detto il presidente Usa.
Trump ha già indicato di essere in contatto regolare con Putin, soprattutto per quanto riguarda l'Ucraina.
"So una cosa. Lui [Putin] vorrebbe risolvere la questione. Vorrebbe uscirne. È un casino per lui. Gli ho detto: 'Aiutami a trovare un accordo con te' - e credo che lo faremo presto", ha dichiarato ai giornalisti.
L'anno scorso, in vista del suo secondo mandato alla Casa Bianca, Trump aveva annunciato che avrebbe negoziato la fine dell'invasione russa dell'Ucraina entro 24 ore, ma ai giornalisti presenti al vertice della Nato ha detto di essere sarcastico.
I negoziati sono "più difficili di quanto si pensasse" e "Putin è più difficile" ha specificato il presidente Usa all'Aia.
Trump ha anche detto di aver avuto un "buon" incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a margine del vertice e che "vedrà" se gli Stati Uniti potranno fornire all'Ucraina sistemi di difesa aerea Patriot in futuro.
Quasi tutti gli alleati della Nato hanno concordato di aumentare la spesa per la difesa al 5 per cento del Pil entro dieci anni durante il vertice di due giorni all'Aia.
Tutti eccetto la Spagna, che resiste al riarmo sottolineando che il 2,1 per cento è sufficiente e che preferisce destinare la spesa pubblica al welfare e servizi ai cittadini.