Il presidente della Russia Vladimir Putin ha spiegato che “l'Iran ha diritto a sviluppare il proprio programma nucleare civile” e ha ricordato come l'Aiea non abbia mai trovato prove circa la fabbricazione di testate da parte della Repubblica islamica
"L'Iran ha diritto a sviluppare il proprio programma nucleare a scopi pacifici”. A dichiararlo è stato il presidente presidente russo Vladimir Putin, che ha tuttavia riaffermato l'opposizione di Mosca alla proliferazione di armi di distruzione di massa, "da parte di tutti i Paesi del mondo", comprese quelle eventualmente fabbricate dal governo di Teheran.
La Russia continuerà a sostenere lo sviluppo del nucleare civile in Iran
Secondo Israele, così come per una serie di diplomazie occidentali, l'Iran sarebbe invece a un passo dall'avere a disposizione quanto necessario per sviluppare un proprio arsenale nucleare. La decisione di Tel Aviv di attaccare per via aerea la Repubblica islamica è stata giustificata proprio con questo assunto.
Il capo di Stato del Cremlino si è espresso nella mattinata di sabato 21 giugno nel corso di un'intervista concessa a Sky News Arabia in occasione del Forum economico di San Pietroburgo, nel corso della quale ha sottolineato come l'Agenzia internazionale per l'energia atomica delle Nazioni Unite (Aiea) non abbia trovato alcuna prova relativa al fatto che il regime degli ayatollah stia procedendo alla costituzione di un arsenale.
Putin cita la fatwa di Khamenei degli anni Novanta che vieta le armi nucleari in Iran
In questo senso, lo stesso Putin ha ricordato l'esistenza di una fatwa emanata dalla stessa Guida suprema Ali Khamenei alla metà degli anni Novanta, che vieterebbe la produzione, lo stoccaggio e l'utilizzo di armi atomiche. Il leader russo si è quindi detto pronto ad aiutare l'Iran nello sviluppo del nucleare a scopo civile, “come già fatto negli anni scorsi”.
Il presidente russo ha quindi osservato come sia necessario a suo avviso condurre negoziati su questioni specifiche, che coinvolgano sia l'Iran che Israele, per risolvere la crisi attuale.
Mosca: “L'Ucraina persegua i propri interessi e non quelli di Paesi terzi"
Per quanto riguarda invece l'Ucraina, Putin ha esortato la leadership di Kiev a "perseguire gli interessi nazionali del Paese, piuttosto che quelli di terze parti che agiscono contro la Russia".
Ha inoltre affermato che, per risolvere il conflitto, occorre a suo avviso dichiarare la "neutralità dell'Ucraina". Ovvero il "non allineamento" della nazione europea "a qualsiasi alleanza straniera", oltre alla garanzia circa l'impossibilità di avere a disposizione armi nucleari.
Proseguono intanto gli attacchi reciproci tra i due Paesi. Kiev ha dichiarato di avere naturalizzato 260 dei 280 doni lanciati nella notte dalla Russia. La regione più colpita è quella di Poltava e, in particolare, la città di Kremenchuk. Al contempo, il Cremlino dichiara di aver abbattuti un centinaio di droni ucraini.