Il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche ha annunciato questa settimana l'uso di missili Sejil contro Israele. Di che missile si tratta e quali vantaggi offre all'Iran nella guerra in corso
I lanci di missili iraniani contro Israele hanno rivelato finora la potenza e i limiti dell'arsenale di Teheran. L'impiego del missile ipersonico Fattah ha destato reali preoccupazioni, vista la capacità di raggiungere l'obiettivo in circa sei minuti.
C'è un altro missile però che si è visto poco finora, chiamato Sejil, nonostante la sua frequente apparizione nelle parate militari iraniane, il che potrebbe rivelare una dimensione strategia e di deterrenza diversa da parte del regime iraniano.
L'Iran ha ancora il missile Sejil, un'arma con capacità avanzate
Prendendo il nome da un versetto coranico, il missile è classificato come missile balistico di superficie sviluppato interamente all'interno dell'Iran dall'Organizzazione delle Industrie Aerospaziali.
Il Sejil ha una gittata di circa 2mila chilometri ed è alimentato a combustibile solido, il che conferisce un vantaggio in termini di rapidità di lancio rispetto ai missili a combustibile liquido.
Inoltre, è manovrabile dentro e fuori l'atmosfera, rendendo difficile l'intercettazione da parte dei sistemi di difesa aerea convenzionali, e può raggiungere un obiettivo in Israele in meno di sette minuti.
Quali sono le caratteristiche del missile iraniano Sejil
In termini di specifiche tecniche, il missile è lungo 25 metri, ha un diametro di 1,25 metri e pesa circa 2,3 tonnellate. Può trasportare testate fino a 700 kg e si ritiene che sia in grado di trasportare testate nucleari.
Il Sejil è apparso per la prima volta in un test sul campo nel 2008, prima che la sua versione migliorata, il Sejil-2, fosse sviluppata nel 2009, dove il design della testata è stato modificato e sono state aggiunte ali di guida per migliorare la precisione.
Si ritiene che l'Iran possieda un gran numero di missili di questo modello.
Dallo scoppio della guerra, venerdì scorso, l'Iran ha sparato più di 400 missili balistici (e circa mille droni) verso Israele, di cui una trentina ha colpito gli obiettivi secondo le autorità israeliane causando danni materiali diffusi in diverse aree all'interno di Israele.