La guerra non rallenta al nono giorno. I raid israeliani sull'Iran hanno condotto all'uccisione di altri comandanti iraniani. Non si sono fermate neanche le allerte aeree e le esplosione nel centro di Israele
Nuovi attacchi reciproci tra venerdì e sabato tra Israele e Iran hanno portato a danni ingenti in Iran, inclusa l'uccisione di altri comandanti militari, e a una notte di emergenza nel centro di Israele, specialmente nella zona di Tel Aviv.
Le Forze di difesa israeliane (o Idf) hanno reso noto di avere colpito depositi e siti di lancio di missili nell'Iran centrale. Media iraniani hanno riportato esplosioni sabato mattina nella città di Isfahan, sede di uno dei maggiori complessi di ricerca nucleare del Paese.
Tra i risultati degli attacchi, Israele ha rivendicato l'uccisione di Saeed Izadi, capo della divisione palestinese della Forza Quds del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica (Irgc, note anche come Pasdaran) a Qom.
Il ministro della Difesa, Israel Katz, ha spiegato che Izadi "ha finanziato e armato Hamas prima del massacro del 7 ottobre". Ucciso anche Amir Pour Jodkhi, comandante della di un'unità di droni dell'Irgc, ha riferito l'aeronautica israeliana.
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