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La Banca europea per gli investimenti triplica i fondi per la difesa

La presidente della Banca europea per gli investimenti Nadia Calviño
La presidente della Banca europea per gli investimenti Nadia Calviño Diritti d'autore  European Union
Diritti d'autore European Union
Di Gregoire Lory
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Con un nuovo tetto finanziario a 100 miliardi di euro per il 2025, la Banca europea per gli investimenti intende investire di più nella difesa, nelle reti energetiche e nell'efficienza

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La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha deciso di rafforzare il proprio ruolo di braccio finanziario dell'Unione europea. Il tatto al finanziamento per quest'anno è stato alzato a 100 miliardi di euro.

Il 3,5 per cento dei finanziamenti della Bei alla difesa

In un contesto di tensioni geopolitiche, la Bei conferma il proprio impegno per la difesa e la sicurezza triplicando i prestiti, e prevede di destinare in particolare al settore militare il 3,5 per cento dei finanziamenti totali. L'istituzione cita in particolare 32 progetti principali in corso di realizzazione. L'annuncio segue la decisione di ampliare l'orizzonte di investimento della stessa Bei alle imprese pubbliche e private, di ogni dimensione, che operano nella difesa.

"Finanziamo il settore pubblico quando si tratta di infrastrutture per caserme militari. Proprio questa settimana abbiamo ottenuto il via libera al finanziamento di un'infrastruttura molto importante in Lituania, che ospiterà una brigata della Bundeswehr (l'esercito tedesco, ndr) molto vicina al confine bielorusso", spiega Nadia Calviño, presidente della Bei.

"Stiamo anche finanziando grandi imprese private per programmi di ricerca e sviluppo nei settori dell'innovazione e della capacità industriale", ha aggiunto la dirigente, la cui banca sta collaborando con la Commissione europea per individuare altre infrastrutture chiave per la mobilità militare.

Clima e transizione energetica restano però delle priorità

L'impegno della Bei nel settore della difesa non significa tuttavia una completa inversione di tendenza. La lotta ai cambiamenti climatici e lo sviluppo dell'energia pulita rimangono priorità. Per la banca, infatti, l'azione per il clima va di pari passo con la sicurezza europea.

L'Istituto finanziario sta in particolare lanciando un nuovo programma di investimenti in tecnologia e innovazione, battezzato TechEU. Il programma metterà a disposizione 70 miliardi di euro - tra prestiti, garanzie e altri strumenti - tra il 2025 e il 2027. Inoltre, farà appello al capitale privato per generare almeno altri 250 miliardi di euro di investimenti.

La prima ondata di progetti TechEU sarà dedicata alle industrie sostenibili: "Si tratta dei prodotti necessari per la costruzione delle reti energetiche. Le garanzie andranno a sostenere le imprese che innovano nel settore delle tecnologie pulite. Dobbiamo anche sostenere l'industria dell'energia eolica e la diffusione degli accordi per l'acquisto di energia, che sono essenziali per stabilizzare i prezzi per le principali industrie europee", spiega ancora Calviño.

La presidente della Bei a sottolineato infine che la transizione verde e la tecnologia contribuiscono anche all'autonomia strategica dell'Ue.

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