Vilnius sostiene che le autorità bielorusse hanno orchestrato voli dal Medio Oriente e scortato i migranti al confine, costringendoli ad attraversare illegalmente la frontiera con la Lituania
La Lituania ha intentato una causa contro la Bielorussia presso la Corte internazionale di giustizia (Cig), il più alto tribunale delle Nazioni Unite, accusando il suo vicino di avere violato il diritto internazionale per aver presumibilmente orchestrato il traffico di migranti attraverso il loro confine comune e chiedendo un risarcimento danni.
In una dichiarazione rilasciata lunedì, il ministero degli Esteri lituano ha affermato che il caso è incentrato sulla presunta violazione da parte della Bielorussia del Protocollo delle Nazioni Unite contro il traffico di migranti via terra, mare e aria.
La denuncia è stata presentata alla Corte internazionale di giustizia dell'Aia dopo il fallimento dei tentativi di risolvere la controversia attraverso colloqui bilaterali.
Vilnius sostiene che Minsk, con il coinvolgimento diretto dello Stato, ha favorito l'immigrazione irregolare in Lituania, in particolare attraverso l'aumento dei voli operati da vettori statali bielorussi provenienti da regioni come il Medio Oriente.
Secondo la Lituania i migranti sono stati poi guidati al confine dal personale di sicurezza bielorusso e costretti ad attraversarlo illegalmente. Il governo lituano sostiene inoltre che le autorità di frontiera bielorusse si sono rifiutate di collaborare agli sforzi per impedire tali attraversamenti.
Il ministero degli Esteri lituano ha dichiarato che Vilnius chiede alla Corte internazionale di giustizia di ritenere la Bielorussia legalmente responsabile per la violazione del Protocollo.
La Lituania chiede inoltre un risarcimento completo per i presunti danni subiti, comprese le spese relative al rafforzamento delle frontiere, anche se non è stato reso noto un importo specifico.
L'afflusso di migranti dalla Bielorussia nel territorio dell'Ue è stato uno dei principali punti di tensione dal 2021. I funzionari dell'Unione europea hanno accusato Minsk di aver strumentalizzato la migrazione con l'obiettivo di destabilizzare il blocco.
La Bielorussia è uno strenuo alleato della Russia e ha permesso a Mosca di utilizzare parte del suo territorio per lanciare l'invasione su larga scala dell'Ucraina nel 2022.
A dicembre l'Unione europea ha autorizzato la Polonia e altri Stati in prima linea a sospendere temporaneamente alcuni diritti d'asilo nei casi in cui i migranti vengono deliberatamente utilizzati dalla Bielorussia e dalla Russia.