Dagli Stati Uniti al Belgio, secondo il ministero degli Affari Esteri polacco, quasi 500mila cittadini polacchi si sono registrati per votare fuori dal Paese
I polacchi residenti all’estero sono fortemente motivati a partecipare alle elezioni: in base alla legge polacca, possono votare alle elezioni parlamentari e presidenziali, ma non a quelle locali. È importante sottolineare che, per votare all’estero, non è necessario risiedere in modo permanente nel Paese in cui si vota.
Chiunque possieda la cittadinanza polacca ha diritto di voto, anche se non ha mai vissuto in Polonia. Questo vale, ad esempio, per i figli di immigrati nati all’estero ma in possesso della cittadinanza polacca e dei relativi documenti. Una possibilità non garantita da tutti i Paesi europei.
Nel Regno Unito, i cittadini residenti all’estero possono votare solo per i primi 15 anni dopo aver lasciato il Paese. In Germania, invece, i cittadini devono aver vissuto in Germania per almeno tre mesi negli ultimi 25 anni e dimostrare un “legame personale e diretto con la politica tedesca” per poter votare.
È possibile votare anche durante brevi soggiorni all’estero, come vacanze o viaggi, a condizione che ci si registri con largo anticipo tramite un sito web o inviando un’e-mail secondo le modalità previste. In Polonia le elezioni si tengono in un solo giorno, ma per ragioni legate ai fusi orari, in alcuni Paesi si vota il sabato, come è avvenuto in America Latina, Stati Uniti e Canada.
I numeri della diaspora polacca registrata alle elezioni
Negli Stati Uniti, oltre 43mila persone si sono registrate per votare, con la maggiore affluenza registrata nei distretti metropolitani di Chicago e New York.
Le elezioni parlamentari dell’ottobre 2023 hanno fatto registrare un interesse record: circa 600mila polacchi si sono iscritti per votare dall’estero alle elezioni e al referendum, con il maggior numero di elettori a Londra, Berlino e Monaco. In risposta alla forte partecipazione, sono stati istituiti 417 seggi elettorali all’estero, un numero significativamente più alto rispetto al passato.
Anche le elezioni presidenziali in corso stanno suscitando grande partecipazione. Secondo il ministero degli Affari Esteri, quasi 500mila cittadini polacchi si sono registrati per votare fuori dal Paese.
Il Belgio non fa eccezione. Quest’anno, più di 18mila persone si sono registrate per votare alle presidenziali belghe, per lo più attraverso il sistema elettorale elettronico.
"Un dato paragonabile ai circa 21mila votanti per le parlamentari del 2023 in Belgio. Alle presidenziali del 2020 votarono circa 9mila persone al primo turno e 11mila al secondo. Le cifre erano simili anche nel 2015, con circa 10mila registrazioni", ha dichiarato la console Dagmara Jasinska.
Il maggior numero di votanti si è registrato a Gand e Anversa – oltre 2mila persone – dove si trovano alcuni dei Pec (seggi elettorali consolari) più frequentati dai polacchi nel mondo. A Bruxelles l’affluenza è stata distribuita in modo uniforme, con una media tra mille e 1.700 votanti in ciascuna delle otto commissioni.
La lunga storia dei centri di vita intellettuale polacca all’estero – incluso il governo polacco in esilio attivo dal 1939 al 1990 – ha contribuito a mantenere viva una solida tradizione di partecipazione politica da parte della diaspora.
L’ingresso della Polonia nell’Unione europea nel 2004 ha favorito una nuova ondata migratoria verso l’Europa occidentale. Secondo i dati del 2021, nel Regno Unito risiedono quasi 700mila cittadini polacchi, mentre in Germania il numero supera le 900mila persone con cittadinanza polacca.