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Francia, all'Assemblea nazionale il dibattito su eutanasia e suicidio assistito: partiti divisi

Centinaia di manifestanti si sono riuniti a Parigi per protestare contro il progetto di legge sulla morte assistita
Centinaia di manifestanti si sono riuniti a Parigi per protestare contro il progetto di legge sulla morte assistita Diritti d'autore  Euronews
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Di Sophia Khatsenkova
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Due proposte di legge sul fine vita di segno opposto sono approdate al parlamento francese lunedì. A favore i centristi di Macron e la sinistra, contrari destra e associazioni a favore della vita. Voto previsto il 27 maggio

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Si è riacceso questa settimana in Francia il dibattito politico e parlamentare sul suicidio assistito. Lunedì i deputati hanno iniziato a esaminare due proposte di legge, incentrate sul potenziamento delle cure palliative e sulla legalizzazione della morte assistita per i maggiorenni affetti da malattie incurabili, avanzate o terminali.

L'obiettivo di una proposta è di consentire ai pazienti di ricevere con l'assistenza di un medico o somministrarsi autonomamente una sostanza letale. L'altra punta invece a migliorare l'assistenza ai malati terminali e cronici.

La proposte sul suicidio assistito ha scatenato un acceso dibattito tra le varie forze politiche, per quanto preveda limiti precisi. Potrebbero accadere alla procedura, infatti, solo i pazienti in grado di esprimere liberamente e chiaramente il desiderio informato di porre fine alla propria vita.

Ciò significa che i pazienti affetti da Alzheimer, o in coma irreversibile, ne sarebbero esclusi. Inoltre, la legge stabilisce che il paziente debba soffrire di dolori fisici o psicologici che non possono essere alleviati da alcun trattamento.

Francia, profonde divisioni politiche sul suicidio assistito

Sostenuta dai centristi di Macron e da gran parte della sinistra, la legge incontra una forte opposizione da parte dei legislatori conservatori e dell'estrema destra, che ritengono che le risorse dovrebbero invece essere indirizzate al miglioramento delle cure palliative.

Il deputato centrista, Olivier Falorni, ha sostenuto con passione il diritto di morire.

"Non c'è niente di più bello della vita, ma a volte c'è qualcosa di peggiore della morte. Sì, c'è qualcosa di peggiore della morte quando la vita è diventata solo un'inesorabile agonia", ha detto Falorni in aula lunedì sera.

Philippe Juvin, deputato conservatore e medico anestesista, ha espresso profonda preoccupazione per i potenziali pericoli derivanti dalla legalizzazione della morte assistita.

"Nessun Paese si è spinto così in là, sia per la portata sia per la rapidità, sia per la debolezza dei controlli, sia per la pressione che ciò eserciterà sui soggetti più vulnerabili. Ciò di cui hanno bisogno gli assistenti e i pazienti è il tempo per curare, alleviare e sostenere", ha detto Juvin.

Crisi delle cure palliative francesi per i malati terminali e cronici

Durante il dibattito all'Assemblea Nazionale, centinaia di manifestanti si sono riunite a poche strade di distanza per protestare contro l'eutanasia.

Indossando camici blu e sdraiandosi a terra per rappresentare un "ospedale a cielo aperto", i manifestanti dell'associazione Alliance Vita hanno chiesto maggiori investimenti nelle cure palliative piuttosto che la legalizzazione del suicidio assistito.

"Vogliamo le cure palliative", "No all'eutanasia" e "Sosteniamo i più vulnerabili", hanno scritto su cartelli e gridato i dimostranti.

Uno degli argomenti principali contro la proposta di legge è la significativa carenza della Francia nel fornire cure palliative di qualità.

Secondo le stime della Corte dei Conti francese, quasi la metà delle persone che potrebbero beneficiare di cure palliative non le riceve. Si tratta di circa 180mila pazienti all'anno.

Il problema è particolarmente allarmante nei contesti di assistenza domiciliare e nelle case di riposo, dove gli operatori sanitari spesso non sono attrezzati per gestire le cure di fine vita.

Tugdual Derville, presidente dell'organizzazione pro-vita Alliance Vita, si è opposto apertamente alla proposta di legge, sottolineando che il sistema sanitario deve essere riformato prima di prendere in considerazione il suicidio assistito.

"Abbiamo bisogno di riparare il sistema sanitario, di rendere accessibili le cure ai francesi, in particolare quelle per il trattamento del dolore e le cure palliative, e di mantenere la protezione offerta dal divieto di uccidere tra chi assiste e chi è assistito", ha detto Derville, durante la protesta fuori dall'Assemblea nazionale.

"Mia zia soffriva psicologicamente... Non poteva vivere da sola, così è stata mandata in una casa di cura", ha detto a Euronews Séverine, una manifestante e convinta oppositrice della proposta di legge

"Il medico di base veniva una volta ogni due mesi... Non c'era nessuno che potesse alleviare la sua sofferenza psicologica. Così ha tentato il suicidio. Voleva morire perché non c'era soluzione alla sua sofferenza", ha spiegato.

Il voto finale sulle due proposte di legge è previsto per il 27 maggio. Su questo tema i partiti politici hanno deciso di non imporre una linea di voto, a causa della natura personale della proposta, lasciando i deputati liberi di votare secondo coscienza.

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