Una grave emergenza chimica tiene in allerta la costa catalana dalle prime ore di sabato mattina dopo l'incendio in una fabbrica di prodotti per piscine a base di cloro, altamente tossico quando brucia. Cinque comuni costieri di Barcellona e Tarragona sono stati isolati per ore
Una pericolosa nube tossica, generata da un incendio in una fabbrica di prodotti chimici per piscine a Vilanova i la Geltrú, nei pressi di Barcellona, ha messo in crisi la Catalogna sabato mattina.
L'incendio è scoppiato alle 02:20 nei locali dell'azienda Clim Waterpool, che produce prodotti per la pulizia delle piscine. Si stima che potrebbero essere coinvolte fino a 70 tonnellate di cloro, una sostanza chimica altamente tossica quando brucia.
La Protezione Civile della regione autonoma spagnola ha immediatamente attivato l'allarme del suo piano di rischio chimico Plaseqcat e ha inviato messaggi ai telefoni cellulari dei residenti nelle aree interessate.
Quali sono i comuni colpiti dalle nube tossica in Catalogna
Le località sottoposte a ordini di contenimento, che sono rientrati intorno alle 12:30, comprendono:
- Vilanova i la Geltrú (Barcellona)
- Sant Pere de Ribes (Barcellona)
- Cubelles (Barcellona)
- Cunit (Tarragona)
- Calafell (Tarragona)
- Il centro di Roquetes
Le autorità hanno dato istruzioni ai residenti di rimanere in casa, di tenere chiuse porte e finestre e di non utilizzare dispositivi di condizionamento dell'aria che possono filtrare l'aria esterna contaminata.
I vigili del fuoco della Generalitat de Catalunya riferiscono che l'incendio è in fase di stabilizzazione e che sono riusciti a evitare che si propaghi agli edifici industriali vicini.
Finora la nube tossica non ha causato feriti, secondo fonti della Protezione Civile, che sottolineano come la direzione del vento stia dirigendo la nube principalmente verso il mare, riducendo il rischio per le aree densamente popolate.
Dispiegamento dei servizi di emergenza e di sicurezza
Sessanta vigili del fuoco con venti squadre di terra stanno lavorando nella zona e squadre specializzate in rischi chimici valutano costantemente la situazione.
Il Sistema di Emergenza Medica ha inviato tre unità che rimangono in allerta, mentre i Mossos d'Esquadra e la Polizia Locale controllano l'accesso e assicurano il rispetto degli ordini di confinamento.
La Protezione Civile, dal suo centro di coordinamento, è in comunicazione con i consigli comunali di tutti i comuni colpiti e le rispettive forze di polizia locale per coordinare la risposta a questa emergenza.
Le autorità sanitarie raccomandano a chiunque avverta sintomi come irritazione agli occhi, difficoltà respiratorie o malessere di contattare immediatamente i servizi di emergenza.
Raccomandazioni per la popolazione colpita dalla nube di cloro
Le autorità sottolineano l'importanza di seguire scrupolosamente le raccomandazioni ufficiali. È essenziale rimanere in casa fino alla revoca dell'ordine di contenimento.
Nel caso in cui sia necessario uscire a causa di un'emergenza inevitabile, si raccomanda di proteggere le vie respiratorie con maschere adeguate, di ridurre al minimo il tempo di esposizione all'aria aperta e di rimanere informati attraverso i canali ufficiali e i media locali.