Secondo la sentenza, l'uomo, anch'egli migrante, ha ricevuto un addestramento ed era in contatto radio con un altro trafficante che lo ha istruito sulla rotta. Si era offerto di condurre la barca in cambio dell'esenzione dal pagamento della tassa per il viaggio
Un tribunale di Cipro ha condannato un cittadino siriano a cinque anni di carcere per aver aiutato 31 migranti siriani a raggiungere l'isola a bordo di un'imbarcazione sovraccarica.
Secondo quanto dichiarato dall'ufficio del procuratore generale, l'uomo siriano, lui stesso un migrante, è stato condannato per tre capi d'accusa, tra cui traffico di esseri umani e aiuto ai migranti a entrare a Cipro.
Il tribunale ha stabilito che l'uomo aveva stretto un accordo con i trafficanti per guidare l'imbarcazione da un porto siriano non specificato, in cambio dell'esenzione dal pagamento della tassa per il viaggio.
Secondo la sentenza, l'uomo ha ricevuto un addestramento su come gestire l'imbarcazione ed era in contatto radio con un altro trafficante che lo ha istruito sulla rotta.
"Con le sue azioni, l'imputato, senza alcuna esitazione, si è reso parte attiva di un gruppo che approfitta delle persone", ha dichiarato il tribunale.
"Tali atti devono essere affrontati con severità a causa della loro crescente frequenza", ha concluso il tribunale.
La questione migratoria a Cipro
La Siria si trova a circa 93 miglia nautiche (173 chilometri) dall'angolo sud-orientale di Cipro, che è un Paese membro dell'Unione Europea.
L'intensificazione delle azioni penali e la rapidità dei procedimenti giudiziari hanno contribuito al calo del numero di migranti che raggiungono Cipro dopo l'impegno del governo ad affrontare il problema.
La questione è diventata un tema chiave durante le elezioni presidenziali del 2023.
Secondo le statistiche dell'ufficio del procuratore generale, l'anno scorso il tribunale amministrativo per la protezione internazionale ha esaminato 4534 casi, 63 dei quali hanno avuto successo.
Venticinque di questi migranti hanno ottenuto lo status di rifugiato e quattro hanno ricevuto la protezione internazionale.
Il tribunale ha confermato lo status per altri 25 e ha ordinato un nuovo processo per gli altri otto.
L'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati ha però accusato Cipro di continuare a effettuare respingimenti in mare, cosa che invece il governo cipriota nega.