Come identificare i bisogni di una comunità e calcolare i profitti – non solo economici – che un determinato progetto genera? Il metodo SEROI+ risponde a queste esigenze.
Coinvolgere direttamente le parti in causa (cittadini, aziende...) in un progetto e non limitarsi a calcolare unicamente i rendimenti economici. È l'obiettivo di SEROI+, una rivoluzionaria metodologia ideata nell'ambito del progetto europeo ERUDITE e codificata in modo da poter essere utilizzata anche in altri ambiti.
SEROI significa “Social and Economic Return on Investment”, cioè “Ritorno sugli investimenti economici e sociali”. Spiega il programme manager José Manuel San Emeterio: “Si analizzano gli interventi non solo dal punto di vista finanziario, monetario, ma si considerano anche i valori sociali e ambientali. Quando si effettuano interventi pubblici, anche la dimensione sociale e quella ambientale sono molto importanti”.
L'esempio di Buncrana
José prende come esempio l'hub Inishowen Innovation di Buncrana, nella contea di Donegal, un'iniziativa locale nata nell'ambito del progetto europeo ERUDITE. Un hub che, dice José, “Ovviamente avrà un ritorno di investimento grazie all'attività economica delle aziende che aprono una sede qui, ma può anche avere un aspetto ambientale, grazie a queste persone che non sono costrette ad andare a lavorare fino a Letterkenny, la città principale della zona. Questo significa anche risparmiare emissioni di CO2. E c'è infine un aspetto sociale di costruzione della comunità, famiglie che rimangono nella propria zona, consumando nelle attività commerciali locali. Quindi noi analizziamo quella parte che non considera solo la parte monetaria, ma anche questi valori”.
Un piccolo grande +
E poi c'è il + di SEROI+. Quel + significa “Open Innovation”, cioè “innovazione aperta”. In concreto, ci spiega José, “ Lavoriamo fin dall'inizio del progetto con i nostri stakeholder. Non siamo noi ad analizzare il caso da soli, ma coinvolgiamo anche le persone che sanno quali potrebbero essere i valori e li consultiamo sul possibile impatto di un certo intervento, e anche per avere più informazioni sui bisogni della comunità, per poi indirizzare l'intervento in modo che si adatti a tali bisogni”.
Una vera e propria metodologia “bottom-up”, in cui sono le persone a cui è indirizzato il progetto a decidere quali aspetti affrontare e come giudicarne il rendimento.