La coalizione dei volenterosi istituisce una piattaforma con gli Stati Uniti per coordinare le garanzie di sicurezza all’Ucraina. Valutato il possibile dispiegamento di truppe europee non combattenti. Sul tavolo anche l’uso dei beni russi congelati
La “coalizione dei volenterosi” istituirà una nuova piattaforma dedicata al coordinamento con gli Stati Uniti sulle future garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Lo ha annunciato martedì l’Eliseo, spiegando che l’obiettivo è quello di centralizzare le discussioni con Washington e rafforzare il lavoro collettivo per una “pace sicura e duratura, coerente con la Carta delle Nazioni Unite”.
Secondo un consigliere presidenziale, che ha parlato alla stampa tra cui Euronews, la piattaforma servirà a consolidare il dialogo strategico con gli Stati Uniti in un momento cruciale del conflitto. Per la prima volta, il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha partecipato alla riunione della coalizione tenutasi martedì.
Valutata la presenza di truppe europee non combattenti in Ucraina
Sotto la guida dei capi di Stato maggiore francese e britannico, i 35 Paesi membri della coalizione - in larga parte europei - stanno esaminando la possibilità di inviare personale militare in Ucraina per garantire il rispetto di un eventuale futuro cessate il fuoco tra Kiev e Mosca.
L’Eliseo ha chiarito che l’eventuale dispiegamento coinvolgerebbe operazioni “a terra, in aria e in mare”, con funzioni di sostegno all’esercito ucraino, in particolare per l’addestramento. È stato sottolineato che non si tratterebbe di truppe da combattimento, ma di una presenza finalizzata alla stabilizzazione e alla deterrenza.
La natura esatta delle garanzie di sicurezza statunitensi sarà definita proprio attraverso questa nuova piattaforma, ha aggiunto la presidenza francese, ricordando tuttavia che ogni progresso resta subordinato alla disponibilità della Russia ad avviare un cessate il fuoco, ipotesi attualmente lontana.
Sul tavolo il piano di pace Usa e la questione dei beni russi congelati
L’annuncio arriva mentre prosegue il confronto tra Kiev, Washington e i partner europei sul piano di pace in 28 punti presentato dagli Stati Uniti e già modificato durante un incontro a Ginevra domenica scorsa.
Uno dei nodi principali riguarda il futuro dei beni russi congelati in Europa, che la Commissione europea intende utilizzare per finanziare un “prestito di riparazione” da 140 miliardi di euro destinato all’Ucraina.
L’Eliseo ha confermato che la proposta verrà sottoposta al Consiglio europeo di dicembre, esprimendo ottimismo sulla possibilità di un accordo. Da parte sua, il Segretario di Stato Marco Rubio ha ricordato che la decisione finale spetta all’Europa.
Intanto, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato venerdì di essere “molto vicino” a raggiungere un’intesa che possa porre fine alla guerra in Ucraina, alimentando attese — ma anche interrogativi — sulla direzione dei negoziati.