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Sospensione dell'esenzione dei visti, la Georgia all'Ue: "Scelta sbagliata"

Una bandiera georgiana e una europea in una strada di Tbilisi
Una bandiera georgiana e una europea in una strada di Tbilisi Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Stefan Grobe
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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La Commissione europea aveva proposto di sospendere il regime di esenzione dal visto per i diplomatici e i funzionari georgiani in risposta alla violenta repressione dei manifestanti che denunciano un avvicinamento alla Russia

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La Georgia ha reagito con indignazione alla sospensione dell'accordo di esenzione reciproca dai visti da parte dell'Unione Europea. Si tratta di una decisione che potrebbe imporre ai diplomatici e ai funzionari georgiani di dover richiedere il documento ogni volta che si recano in uno Stato membro.

Parlando con Euronews a un giorno di distanza dall'annuncio, il ministro degli Esteri di Tbilisi, Maka Bochorishvili, ha definito la decisione "politicamente sbagliata. Dal punto di vista legale, è assolutamente infondata e senza senso. Non c'è alcuna prova o spiegazione di come i diplomatici georgiani possano creare rischi o minaccino l'ordine pubblico negli Stati membri dell'Unione Europea. Penso solo che sia assolutamente contrario ai valori europei o a ciò a cui facciamo riferimento molto spesso: è molto spiacevole".

"Restiamo intenzionati a entrare nell'Unione europea"

La decisione del Consiglio europeo è arrivata in risposta alle controverse leggi approvate lo scorso anno dal Parlamento georgiano che, secondo Bruxelles, ledono i diritti democratici fondamentali. Le normative in questione riguardano in particolare le tutele concesse alle persone Lgbtq e gli "agenti stranieri": una legge ha infatti incrementato controlli e introdotto multe per le organizzazioni che ricevono fondi dall'estero. A pesare è stata però anche la repressione delle manifestazioni di protesta nelle strade della capitale Tbilisi e in altre città.

Il ministro dell'Interno della Polonia, Tomasz Siemoniak, ha dichiarato che "i diritti fondamentali e i valori democratici sono un principio basilare dell'integrazione europea", aggiungendo che i funzionari di un Paese "che calpestano questi valori non dovrebbero beneficiare di un accesso facilitato all'Unione europea".

Da parte sua, Bochorishvili ha replicato sottolineando la volontà della Georgia di proseguire il suo percorso di adesione: "La Georgia è stata un partner impegnato per l'Unione europea e non sono parole vuote. Abbiamo intenzione di far parte dell'Unione europea. E siamo molto seri al riguardo". A seguito di una decisione del governo georgiano del novembre 2024, l'avvio dei negoziati con Bruxelles è stato però sospeso fino al 2028.

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