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Streaming illegale: maxi operazione dell'Europol, bloccata rete da 22 milioni di utenti

La sede di Europol all'Aia, 2 dicembre 2016
La sede di Europol all'Aia, 2 dicembre 2016 Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Gavin Blackburn Agenzie: AP
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L'operazione ha coinvolto 15 Paesi, tra cui Bulgaria, Croazia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Romania, Svezia, Svizzera e Regno Unito. Oltre venti milioni di utenti usufruivano dei servizi illegali

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Un'operazione condotta dall'agenzia dell'Unione Europea Europol durante i Campionati Europei e le Olimpiadi di Parigi della scorsa estate ha smantellato una rete di diverse centinaia di fornitori di streaming illegale di contenuti sportivi e altri contenuti piratati. Lo ha annunciato la Liga, la massima lega calcistica spagnola.

L'agenzia di polizia ha identificato più di 560 rivenditori di contenuti pirata che includevano lo streaming di film, serie e canali televisivi. La Liga, che ha collaborato alle indagini, ha dichiarato che sono stati identificati più di cento sospetti e 11 sono stati arrestati.

Sequestri milionari duranti gli eventi sportivi dell'estate

L'operazione è stata condotta nel contesto dei principali eventi sportivi di quest'estate, come Uefa Euro 2024 e i Giochi Olimpici, con l'obiettivo principale di combattere la pirateria digitale sotto forma di pubblicazione, distribuzione e trasmissione di contenuti digitali soggetti a copyright e diritti correlati", ha dichiarato la Lega.

Sono state effettuate più di cento perquisizioni, con il sequestro di quasi 30 server e 270 dispositivi Iptv, oltre a cento domini collegati ad attività illegali. Sono stati sequestrati anche droga e armi e sono state confiscate criptovalute per un valore di circa 1,6 milioni di euro, oltre a 40mila euro in contanti.

La rete distribuiva più di 2.500 canali televisivi e raggiungeva oltre 22 milioni di utenti in tutto il mondo senza il consenso dei titolari dei diritti d'autore, ha dichiarato la Liga. L'operazione ha coinvolto 15 Paesi, tra cui Bulgaria, Croazia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Romania, Svezia, Svizzera e Regno Unito.

L'operazione "Kratos" si è svolta da giugno a settembre e ha riunito le autorità di polizia di paesi membri dell'Ue e non, nonché agenzie dell'UE e società private di contenuti digitali.

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