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Clima: l'impatto dei fenomeni meteorologici El Niño e La Niña sulle temperature nel 2025

Un pedone con l'ombrello attraversa la strada durante un temporale a Buenos Aires, in Argentina, il 20 marzo 2024.
Un pedone con l'ombrello attraversa la strada durante un temporale a Buenos Aires, in Argentina, il 20 marzo 2024. Diritti d'autore  Natacha Pisarenko/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Natacha Pisarenko/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Mared Gwyn Jones
Pubblicato il
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Le temperature globali hanno subito l'influenza di El Niño, un fenomeno meteorologico del Pacifico. Nel 2025 La Niña, un fenomeno opposto, potrebbe generare ondate di aria fresca. Ma nonostante le premesse, gli scienziati credono che il 2025 potrebbe essere uno dei tre anni più caldi mai registrati

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L'anno appena trascorso sarà sicuramente considerato il più caldo mai registrato e il primo a vedere le temperature medie globali superare l'obiettivo dell'Accordo di Parigi di 1,5 gradi Celsius rispetto al periodo preindustriale, spiegano gli scienziati europei.

L'impennata delle temperature nel 2024 è stata in parte favorita da condizioni climatiche note come El Niño, secondo l'analisi dei dati dell'Organizzazione meteorologica mondiale.

Nel 2025 un altro fenomeno noto come La Niña potrebbe raffreddare leggermente le temperature globali, il che significa che sarà improbabile che il record di temperatura stabilito venga superato nel 2025.

Nonostante ciò, il Met office, l'agenzia meteorologica e climatica del Regno Unito, spiega che il 2025 potrebbe comunque essere uno dei tre anni più caldi mai registrati.

El Niño e La Niña: fenomeni contrastanti provenienti dal Pacifico

El Niño e La Niña sono due condizioni climatiche opposte nell'Oceano Pacifico che influenzano il meteo in tutto il mondo.

Gli alisei nel Pacifico tendono a soffiare da est a ovest spingendo le acque calde di superficie verso il Pacifico occidentale.

El Niño si verifica quando questi venti si indeboliscono o si invertono, rendendo le acque del Pacifico orientale - al largo delle coste americane - più calde del normale.

Nei periodi di La Niña, gli alisei da est a ovest si rafforzano, spingendo le acque calde più a ovest, verso le coste dell'Australia e del sud-est asiatico. Questo fa sì che l'acqua fredda "risalga" dalle profondità dell'oceano, rendendo le temperature superficiali del mare mediamente più fredde, soprattutto in America.

Gli episodi si verificano a intervalli irregolari ogni due-sette anni e di solito durano dai nove ai dodici mesi.

A resident of a riverside community carries food and containers of drinking water after being distributed due to the drought in Careiro da Varzea, Amazonas state, Brazil
A resident of a riverside community carries food and containers of drinking water after being distributed due to the drought in Careiro da Varzea, Amazonas state, Brazil Edmar Barros/Copyright 2023 The AP. All rights reserved

Sia El Niño che La Niña possono influenzare i modelli meteorologici in tutto il mondo.

Sebbene ogni episodio sia diverso, La Niña è associata a condizioni più piovose del normale in diverse parti del mondo, come l'Australia settentrionale, l'Africa sudorientale e il Brasile settentrionale. Può anche rendere più probabili le inondazioni in alcune regioni e causare una stagione degli uragani più intensa.

Le previsioni per il 2025 non sono come ci si aspetterebbe

L'Organizzazione meteorologica mondiale afferma che le condizioni di La Niña potrebbero verificarsi tra il novembre 2024 e il febbraio 2025.

Ma il suo impatto di raffreddamento sulle temperature globali potrebbe essere "debole e di breve durata".

"Da giugno 2023 abbiamo assistito a una lunga serie di eccezionali temperature globali della superficie terrestre e marina. Anche se La Niña dovesse generare temperature più basse, ciò non cambierà il trend in aumento delle temperature globali a causa dei gas serra nell'atmosfera", ha dichiarato la segretaria generale dell'Omm Celeste Saulo.

I meteorologi affermano che le previsioni di temperatura per il 2025 sono estremamente elevate se si considera la probabilità di condizioni di La Niña.

"Anni come il 2025 - non dominati dall'influenza riscaldante di El Niño - dovrebbero essere più freschi. Il 2016 è stato un anno di El Niño e all'epoca è stato l'anno più caldo mai registrato per la temperatura globale. Rispetto alle nostre previsioni per il 2025, però, il 2016 appare decisamente fresco", afferma il professor Adam Scaife del Met Office.

L'accordo di Parigi non è stato (ancora) violato

Sembra probabile che nel 2024 le temperature supereranno per la prima volta gli 1,5 gradi Celsius rispetto all'epoca preindustriale, un parametro di riferimento fissato dall'Accordo sul clima di Parigi del 2015.

Ma il superamento di questa parametro per un anno non è considerato una violazione della soglia di Parigi. Secondo gli scienziati, la soglia dovrebbe essere superata in modo persistente per un periodo di 20-30 anni.

Secondo alcuni scienziati, il legame tra i cambiamenti climatici e i fenomeni di La Niña ed El Niño non è del tutto chiaro.

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