Vienna ha deciso lo stop alle richieste di asilo dei rifugiati siriani e annuncia la preparazione di un piano di "espulsione". I primi a dover lasciare il Paese potrebbero essere i criminali e coloro che utilizzano i sussidi sociali, secondo quanto annunciato dal governo austriaco
L'Austria ha dichiarato di aver avviato i preparativi per un programma di espulsione dei siriani che vivono nel Paese. La decisione fa seguito alla sospensione da parte del governo delle richieste di asilo dei rifugiati siriani che ora possono tornare in patria dopo la caduta di Bashar al-Assad.
Il Ministero dell'Interno ha dichiarato che è iniziata una rivalutazione delle richieste di circa 40mila siriani a cui è stato concesso lo status nel Paese negli ultimi cinque anni.
"Ho incaricato il Ministero dell'Interno di preparare un programma di rimpatrio e di espulsione per garantire che tutto avvenga in modo ordinato e secondo delle priorità. È esattamente ciò che serve in questo momento", ha dichiarato Gerhard Karner, ministro dell'Interno austriaco.
"L'attenzione si concentrerà su coloro che sono diventati criminali, su coloro che non vogliono adattarsi ai valori culturali dell'Europa o dell'Austria o su coloro che non vogliono lavorare e quindi vivono solo di sussidi sociali. Sono chiaramente la priorità di questo programma", ha specificato Karner.
Il regime è caduto domenica dopo che un'offensiva dei ribelli ha preso il controllo della capitale Damasco forzando e Assad e la sua famiglia a lasciare il Paese verso la Russia.
Decine di migliaia di siriani sono scesi in piazza a Vienna lunedì per celebrare la caduta di Assad. Molti nella capitale austriaca hanno sventolavano bandiere siriane inneggiando "La Siria è libera".
Circa 14 milioni di siriani sono stati costretti a lasciare il Paese dall'inizio della guerra civile nel 2011 scatenata dalle manifestazioni della Primavera araba.
I Paesi europei e i rifuguati siriani
La Germania ne ha accolti circa 1 milione di rifugiati, mentre in Austria sono stati accolti circa 95mila siriani, molti dei quali arrivati durante la crisi dei migranti del 2015 e 2016.
Lunedì il governo tedesco ha annunciato la sospensione delle decisioni sulle richieste di asilo da parte dei cittadini siriani a causa della situazione poco chiara in patria dopo la caduta di Bashar Assad.
Secondo l'Ufficio federale tedesco per la migrazione e i rifugiati, attualmente sono in sospeso più di 47mila domande. L'Ufficio ha dichiarato che valuterà nuovamente la situazione e riprenderà le decisioni una volta che la situazione in Siria si sarà stabilizzata.
La portavoce del Ministero dell'Interno, Sonja Kock, ha sottolineato che le decisioni in materia di asilo tengono conto delle circostanze di ciascun caso, il che implica una valutazione della situazione nel Paese del richiedente.
Dopo la Germania, anche Italia, Grecia, Danimarca e Norvegia hanno annunciato la sospensione delle domande di asilo per i siriani, insieme alla Svezia che sospenderà anche le decisioni di espulsione.