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Proteste in Georgia, decine di feriti: "repressione violenta"

Manifestazione in Georgia
Manifestazione in Georgia Diritti d'autore  Pavel Bednyakov/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Pavel Bednyakov/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Euronews Agenzie: AP
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Manifestazioni sempre più violente in Georgia. Nel Paese le proteste sono scoppiate dopo che il governo ha deciso di sospendere il processo per l'adesione all'Ue. Decine di persone sono rimaste ferite durante le dimostrazioni, aggrediti anche dei reporter

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Le proteste di massa in Georgia, scatenate dalla decisione del governo di sospendere i negoziati per l'adesione all'Unione europea, sono entrate nella seconda settimana, con la polizia che ha represso i manifestanti con sempre maggiore forza.

La polizia antisommossa ha usato cannoni ad acqua e gas lacrimogeni per cercare di interrompere le manifestazioni notturne e ha picchiato decine di manifestanti, molti dei quali hanno lanciato fuochi d'artificio contro gli agenti e costruito barricate su un viale centrale della capitale Tbilisi.

Giornalista denuncia: "Media obiettivo speciale della polizia"

"Ho coperto molte proteste dal 2002 e questa volta era evidente che noi giornalisti eravamo obiettivi speciali", ha denunciato il giornalista Guram Rogava.

"Era chiaro che stavano deliberatamente attaccando i rappresentanti dei media. Questa è la politica del Sogno Georgiano. Il governo è in uno stato tale che, per qualche ragione, il suo istinto di sopravvivenza impone la necessità di intimidire i media", ha aggiunto il reporter che stava trasmettendo in diretta da una protesta quando, venerdì, un poliziotto antisommossa si è precipitato verso di lui e lo ha colpito alla testa. Nell'aggressione ha riportato la frattura delle ossa facciali.

Più di trecento manifestanti sono stati arrestati e oltre cento persone sono state curate per le ferite riportate. Uno dei manifestanti, Aleksi Tirqia, 22 anni, è stato posto in coma indotto dopo essere stato presumibilmente colpito con una capsula di gas lacrimogeno.

Il partito al potere Sogno Georgiano ha mantenuto il controllo del parlamento nelle contestate elezioni del 26 ottobre, un voto ampiamente visto come un referendum sulle aspirazioni della Georgia all'Ue.

L'opposizione e la presidente filo-occidentale, Salome Zourabichvili, hanno accusato il partito di governo di aver truccato il voto con l'aiuto della vicina Russia per mantenere al potere il partito Sogno Georgiano, favorevole a Mosca.

Manifestanti lanciano petardi verso il parlamento durante una protesta contro la decisione del governo di sospendere i negoziati di adesione all'UE, 5 dicembre 2024
Manifestanti lanciano petardi verso il parlamento durante una protesta contro la decisione del governo di sospendere i negoziati di adesione all'UE, 5 dicembre 2024 Pavel Bednyakov/Copyright 2024 The AP. All rights reserved

Perché si protesta in Georgia

Ma le proteste contro le elezioni sono diventate più rabbiose e si sono diffuse oltre Tbilisi dopo la decisione di Sogno Georgiano, giovedì scorso, di sospendere i colloqui di adesione all'Ue almeno fino al 2028. Una scelta presa in risposta alla risoluzione del Parlamento europeo che ha criticato le elezioni in quanto non libere né corrette.

Secondo la risoluzione, le elezioni hanno rappresentato un'altra manifestazione del continuo regresso democratico della Georgia "di cui il partito al governo Sogno Georgiano è pienamente responsabile".

Gli osservatori internazionali affermano di aver assistito a casi di violenza, corruzione e doppio voto durante le votazioni, spingendo alcuni legislatori dell'Ue a chiedere la ripetizione delle elezioni.

L'Ue ha concesso alla Georgia lo status di candidato nel dicembre 2023 a condizione che il Paese soddisfi le raccomandazioni del blocco, ma all'inizio di quest'anno Bruxelles ha sospeso il processo dopo l'approvazione di una controversa legge sull'"influenza straniera", che è stata ampiamente vista come un colpo alle libertà democratiche.

Sogno Georgiano accusato di essere filo-russo

I critici hanno anche accusato Sogno Georgiano di essere diventato sempre più autoritario e di essere inclinato verso Mosca. Il partito ha recentemente approvato leggi simili a quelle utilizzate dal Cremlino per reprimere la libertà di parola e i diritti delle persone Lgbtqi+.

La presidente della Georgia Salome Zourabichvili, filo-Ue, si è rifiutata di riconoscere i risultati delle elezioni e li ha contestati davanti alla Corte costituzionale, che ha respinto il suo ricorso all'inizio di questa settimana.

Zourabichvili, che ricopre un ruolo per lo più cerimoniale, ha esortato i partner occidentali del Paese a rispondere alla brutalità della polizia contro i manifestanti e alle incursioni nei gruppi di opposizione esercitando "forti pressioni su un partito al governo che sta portando il Paese verso il precipizio!".

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