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Georgia: notte di proteste a Tbilisi, in migliaia in piazza dopo decisione di rinviare adesione Ue

Scontri tra Polizia e manifestanti a Tbilisi, in Georgia, 28 novembre 2024
Scontri tra Polizia e manifestanti a Tbilisi, in Georgia, 28 novembre 2024 Diritti d'autore  Zurab Tsertsvadze/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Zurab Tsertsvadze/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Euronews
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La Georgia ha ottenuto lo status di candidato all'Ue nel dicembre 2023, ma Bruxelles ha congelato il processo di adesione finché Tbilisi non avrà preso misure concrete per affrontare quella che definisce una regressione democratica

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In migliaia sono scesi in piazza giovedì sera a Tbilisi, in Georgia, e in altre città per protestare contro la decisione del primo ministro Irakli Kobakhidze di voler sospendere il processo di adesione del Paese all'Ue fino alla fine del 2028. Gli agenti antisommossa della polizia georgiana hanno usato gas lacrimogeni e gli idranti per disperdere i dimostranti, tanti quelli che sventolavano bandiere europee insieme a quelle georgiane.

L'annuncio del premier è arrivato poche ore dopo che il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione non vincolante che respingeva i risultati delle elezioni parlamentari del 26 ottobre nel Paese denunciando "irregolarità significative". La risoluzione chiedeva nuove elezioni entro un anno sotto la supervisione internazionale e l'imposizione di sanzioni ai massimi funzionari georgiani, tra cui Kobakhidze. Accusando il Parlamento europeo e "alcuni politici europei" di "ricatto", Kobakhidze ha affermato: "Abbiamo deciso di non mettere la questione dell'adesione all'Unione europea all'ordine del giorno fino alla fine del 2028". Il premier si è impegnato a continuare a implementare le riforme, affermando che "entro il 2028, la Georgia sarà più preparata di qualsiasi altro Paese candidato ad aprire i colloqui di adesione con Bruxelles e a diventare uno stato membro nel 2030".

Georgia: si allontana il sogno europeo

La Georgia ha ottenuto lo status di candidato all'Ue nel dicembre 2023 ma Bruxelles ha congelato il processo di adesione finché Tbilisi non avrà preso misure concrete per affrontare quella che definisce una regressione democratica. Tbilisi ha formalmente presentato domanda di adesione all'Ue nel marzo 2022 in seguito all'invasione russa in Ucraina.

Giovedì i parlamentari di Sogno Georgiano hanno votato all'unanimità per Kobakhidze come primo ministro ma gli esperti di diritto costituzionale hanno affermato che nessuna decisione presa dal nuovo parlamento è valida, perchè ha approvato le proprie credenziali in violazione di un requisito legale che chiede di attendere la sentenza del tribunale sulla richiesta di Zurabishvili di annullare i risultati delle elezioni. Rivolgendosi ai deputati prima del voto Kobakhidze ha presentato il nuovo programma del suo gabinetto: "Con pace, dignità, prosperità, verso l'Unione Europea". "Il nostro obiettivo è raggiungere l'adesione all'Ue entro il 2030", ha affermato, "è inoltre fondamentale che l'Unione rispetti i nostri interessi nazionali e i nostri valori tradizionali".

"La giornata di oggi segna la conclusione del colpo di stato che si sta svolgendo da diverse settimane", ha detto in una conferenza stampa insieme ai leader dell'opposizione la presidente filo-occidentale Salome Zurabichvili, in disaccordo con il partito di governo Sogno Georgiano. La presidente sta cercando di ottenere dalla Corte Costituzionale l'annullamento dei risultati delle elezioni: "Oggi, questo governo inesistente e illegittimo ha dichiarato guerra al suo stesso popolo", ha aggiunto Zurabichvili, definendosi "l'unica rappresentante legittima" del Paese.

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