In questa puntata spieghiamo cosa accadrà durante le audizioni di conferma dei candidati alla futura Commissione europea, che inizieranno il 4 novembre al Parlamento europeo. Per lavorare con Ursula von der Leyen, dovranno superare un "esame", la cosiddetta "selezione"!
I 26 candidati dei rispettivi Stati membri dovranno dimostrare di avere i requisiti e il profilo politico per assumere i portafogli assegnati loro dalla Presidente Ursula Von der Leyen (già approvati dal Parlamento europeo lo scorso luglio).
EU DECODED spiega il processo, i "giochi" politici e ricorda cosa succede quando alcuni candidati vengono respinti. È successo a tre candidati nel 2019 e a molti altri in passato!
"Penso che sia un processo molto importante perché, in fin dei conti, i membri della Commissione sono eletti indirettamente, non tramite un voto popolare. Credo che passare per il Parlamento europeo sia l'essenza della democrazia in Europa", ha dichiarato uno dei cittadini intervistati da Euronews.
Quali sono le “prove” che dovranno superare? La prima fase si è svolta presso la Commissione parlamentare per gli affari legali, che ha analizzato le dichiarazioni presentate in merito a potenziali conflitti di interesse finanziari e professionali. A partire dal 4 novembre si svolgeranno le audizioni con i legislatori delle commissioni del Parlamento europeo, a seconda del settore politico in cui il membro della Commissione lavorerà.
"L'audizione inizia con una presentazione di 15 minuti da parte del membro della Commissione sulle sue priorità, seguita da una sessione di domande e risposte con gli eurodeputati - dal gruppo politico più grande a quello più piccolo - e si conclude con le dichiarazioni finali del membro della Commissione designato", spiega Romane Armangau, giornalista di Euronews.
Il Parlamento europeo “esercita i muscoli”
Circa la metà - 15 commissari - proviene dal partito di centro-destra PPE, cinque dai Socialisti e Democratici e altri cinque dal partito liberale Renew Europe. Nell'ala destra sono presenti un membro dei Patrioti per l'Europa e uno dei Conservatori e Riformisti europei. È un quadro partitico che si presta a qualche gioco di potere?
"Credo sia importante sapere che il Parlamento europeo sta cercando di "esercitare i suoi muscoli" perché questo è il momento in cui ha più potere sulla Commissione europea. C'è un crescente clima di "occhio per occhio" tra i vari partiti politici in questo processo", ha spiegato Sophia Russack, analista del Centro per gli studi di politica europea.
Che cosa succede se alcuni candidati non superano il processo di “selezione”? In alcuni Stati membri, il capo di Stato o di governo nomina rapidamente un'altra persona, in altri Paesi il processo è più complesso perché richiede l'approvazione di altre istituzioni. L'obiettivo è che la Commissione europea sia operativa entro il 1° dicembre, ma prima deve superare questa prova decisiva.
Giornalista: Isabel Marques da Silva
Produzione: Pilar Montero López
Produzione video: Zacharia Vigneron
Coordinamento editoriale: Ana Lázaro Bosch e Jeremy Fleming-Jones