La magistrata ha presentato denuncia dopo le decine di messaggi minatori rinvenuti negli ultimi giorni. Aveva firmato la sentenza del Tribunale di Roma sui migranti trasferiti extraconfine
La giudice Silvia Albano, uno dei sei giudici del Tribunale di Roma che si sono pronunciati sul trattenimento dei migranti nei centri italiani in Albania, è stata minacciata di morte e ha presentato una denuncia alla Procura di Roma. L'annuncio è arrivato dopo le decine di messaggi minatori ricevuti negli ultimi giorni dalla magistrata.
L'associazione Magistratura democratica (Md), di cui Albano è presidente, ha sottolineato in una nota che "la campagna di discredito che è stata scatenata contro i magistrati romani e in particolare contro Silvia Albano ha contribuito a costruire un clima di contrapposizione, di odio, trasceso infine in gravi minacce alla sua incolumità e alla sua vita".
Albano fa parte della Sezione specializzata sui diritti della persona e immigrazione del Tribunale di Roma che venerdì scorso si è espressa sul trattenimento dei primi dodici migranti ospitati nelle strutture realizzate nelle località di Shengjin e Gjader, nella costa albanese.
La preoccupazione per una "fase di intimidazione dei magistrati"
Magistratura democratica ha anche aggiunto che, in una "fase di vera e propria intimidazione di magistrati", quella di Albano "è un una vicenda che si aggiunge alla necessità di scorta ai pubblici ministeri del processo Open Arms, attualmente in fase di discussione finale, e al rapporto della Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza (Ecri)". Il rapporto, diffuso dal Consiglio d'Europa, ha infatti denunciato la xenofobia sempre più presente nel discorso pubblico italiano, in particolare nei confronti di migranti, Rom e persone della comunità Lgbt+.
Nelle ore immediatamente successive Partito democratico, Allenaza verdi e sinistra e Fratelli d'Italia hanno espresso solidarietà per la giudice minacciata.