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G7 della Difesa a Napoli: evitare escalation in Medio Oriente, sostegno incrollabile a Kiev

Riunione G7 della Difesa a Napoli
Riunione G7 della Difesa a Napoli Diritti d'autore  Alessandro Garofalo/LaPresse
Diritti d'autore Alessandro Garofalo/LaPresse
Di Fortunato Pinto
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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I ministri della Difesa dei Paesi del G7 si sono riuniti a Napoli. Sul tavolo la guerra in Ucraina e il conflitto in Medio Oriente. Ribadito il pieno sostegno alla missione Unifil e condanna alla cooperazione Iran - Russia. Focus anche su tensione tra Cina e Taiwan.

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I ministri della Difesa del G7 di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d'America, e l'Alto Rappresentante dell'Unione Europea, con la partecipazione del Segretario Generale della Nato si sono siamo riuniti a Napoli per riaffermare la "duratura unità e la comune determinazione ad affrontare, in modo coeso e concreto, le sfide della sicurezza, in un momento storico caratterizzato da grande instabilità".

"Riaffermiamo con forza il nostro impegno a promuovere il rispetto della Carta delle Nazioni Unite, ad attuare misure tangibili per contribuire alla salvaguardia della pace e della sicurezza e ad opporci a qualsiasi azione volta a minare l'ordine internazionale libero e aperto basato su regole", si legge nella nota diffusa al termine dell'incontro.

Invito alla de-escalation in Medio Oriente

Riguardo alla crisi in Medio Oriente, i ministri hanno espresso preoccupazione per l'escalation nella regione. "Ribadiamo la nostra ferma condanna dei brutali attacchi terroristici perpetrati da Hamas il 7 ottobre 2023. Chiediamo un immediato cessate il fuoco e la pronta liberazione di tutti gli ostaggi. Questo attacco ha innescato una spirale di violenza che coinvolge anche Israele e Hezbollah, colpendo profondamente i civili. Un pericoloso ciclo di attacchi e ritorsioni rischia di alimentare un'escalation incontrollabile in Medio Oriente, che non è nell'interesse di nessuno", si legge nella nota finale.

"Incoraggiamo tutte le parti a impegnarsi in modo costruttivo per smorzare le attuali tensioni e sottolineiamo l'importanza che tutte le parti agiscano in conformità con il diritto internazionale, compreso il diritto umanitario internazionale. Ribadiamo l'assoluta necessità di proteggere la popolazione civile e di garantire un accesso umanitario completo, rapido, sicuro e senza ostacoli, come questione di assoluta priorità", sottolineano i ministri della Difesa.

Minacce alla sicurezza di Unifil

"Siamo preoccupati per gli ultimi eventi in Libano e per il rischio di un'ulteriore escalation. Ribadiamo il nostro appello per una piena cessazione delle ostilità coerente con la piena attuazione della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e per una soluzione diplomatica dei combattimenti, riconoscendo il ruolo fondamentale di stabilizzazione delle Forze Armate libanesi e riaffermando il ruolo essenziale dell'Unifil. -si legge nella nota pochi giorni dopo gli attacchi alle basi della forza di pace dell'Onu nella Linea blu.

"Esprimiamo preoccupazione per tutte le minacce alla sicurezza dell'Unifil. La protezione delle forze di pace spetta a tutte le parti in conflitto. Condanniamo inequivocabilmente gli attacchi su larga scala dei missili balistici iraniani contro Israele e sottolineiamo l'importanza per tutte le parti di agire in conformità con il diritto internazionale, compreso il diritto umanitario internazionale. Ribadiamo inequivocabilmente l'impegno per la sicurezza di Israele", ribadiscono i ministri.

Crosetto: "Missione in Israele e Libano ora più difficile"

Durante la conferenza stampa a margine del G7, il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ha escluso per ora una missione in Libano e Israele. "Il drone che avrebbe preso di mira la residenza privata di Benjamin Netanyahu a Cesarea è un avvenimento che non penso possa migliorare la situazione. Sicuramente rende più difficile il lavoro di chi, utilizzando anche la morte di Sinwar, ricordava a Israele che si poteva iniziare un percorso diverso'', ha detto il ministro.

"Con il ministro israeliano i rapporti sono quasi quotidiani. Il tema è che l'avvenimento di oggi non so come influirà sull'agenda della prossima settimana. Di sicuro sarò in Turchia che è un attore fondamentale per sostenere con i nostri carabinieri l'operazione di addestramento delle forze di polizia palestinesi. Poi pensavo di proseguire in Libano e Israele. Vedremo l'evoluzione", ha aggiunto Crosetto che poco prima ha anche incontrato l'ospite speciale del G7, il ministro della Difesa ucraino Rustem Umjerov.

Le critiche alla cooperazione tra Iran e Russia

Duro poi il commento all'intensificarsi della cooperazione militare tra l'Iran e la Russia, anche per quanto riguarda la fornitura di missili balistici, Uav, attrezzature militari e tecnologia sensibile, finalizzata ad aggirare il regime di sanzioni. "Siamo impegnati a mantenere la libertà di navigazione, a proteggere le rotte marittime e a difendere i marittimi e le navi dagli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso, nel Mar Arabico e nel Golfo di Aden, in linea con la risoluzione 2722 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Chiediamo agli Houthi di cessare immediatamente le loro misure escalatorie che aumentano l'instabilità regionale e di rilasciare immediatamente la nave “Galaxy Leader” e il suo equipaggio. Accogliamo con favore i significativi contributi del G7 alle iniziative di sicurezza marittima nella regione".

Sostegno incrollabile all'Ucraina e cooperazione di industri della Difesa

I ministri hanno ribadito l'incrollabile sostegno all'Ucraina e condannato la Russia, "che ha messo in atto una postura di scontro e destabilizzazione su scala globale, ricorrendo anche alla guerra ibrida e all'uso irresponsabile della retorica nucleare".

Il gruppo ha poi ribadito l'impegno a identificare soluzioni di cooperazione per "affrontare la crescente necessità che le industrie della difesa siano in grado di sostenere un elevato ritmo di produzione", lavorare alla costruzione e al rafforzamento di un'industria della difesa resiliente e affidabile, comprese le questioni relative alle forniture necessarie per la Difesa. "Riconoscere la necessità di un approccio più cooperativo alla ricerca e allo sviluppo nel settore della difesa, anche in termini di condivisione e valorizzazione delle competenze e delle conoscenze, promuovendo al contempo un ambiente sicuro per prevenire l'accesso maligno, al fine di mantenere un vantaggio competitivo, anche nel campo delle tecnologie emergenti e dirompenti", si legge nella nota diffusa.

Approccio integrato per rafforzamento dell'Africa

Il gruppo dei 7 riafferma l'impegno per il rafforzamento della stabilità e della sicurezza dei Paesi africani, sottolineando l'importanza di un approccio integrato, attraverso azioni pratiche e coordinate con i partner africani nel campo della pace, della sicurezza e della difesa. Sono attese con interesse le iniziative bilaterali e multilaterali dei partner sul “vicinato meridionale”, comprese le attività dell'Ue della Nato. Sulle tensioni tra Cina e Taiwan i ministri della Difesa hanno sottolineato che il mantenimento della pace e della stabilità attraverso lo Stretto di Taiwan " è indispensabile per la sicurezza e la prosperità internazionali".

"Ferma opposizione a qualsiasi tentativo unilaterale di cambiare lo status quo con la forza o la coercizione, anche nei settori marittimo e aereo", scrivono i ministri ed esprimono profonda preoccupazione per il sostegno della Cina alla Russia, che sta consentendo alla Russia di "mantenere la sua guerra illegale in Ucraina e ha implicazioni significative e ampie per la sicurezza, nonché per il rafforzamento della cooperazione militare tra Cina e Russia". I ministri poi condannano il continuo sviluppo dei programmi nucleari e di missili balistici della Corea del Nord, in diretta violazione delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ed esprimere la nostra preoccupazione per la crescente cooperazione militare con la Russia".

Scontri tra manifestanti e polizia a Napoli

Durante il G7 diverse centinaia di persone hanno protestato tra le strade di Napoli. Un gruppo di manifestanti si è avvicinato alle forze dell'ordine, utilizzando grandi cartelloni come protezione. Da dietro questi cartelloni, sono stati lanciati pietre e bottiglie. La polizia ha risposto con l'uso di fumogeni e manganelli. In precedenza, il corteo aveva deviato il suo percorso, violando il divieto di avvicinarsi a Palazzo Reale, dove si è tenuto l'incontro, e si era diretto verso via Roma, dove sono avvenuti gli scontri. Non si segnalano feriti.

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