La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è sempre più vicina alle idee dell'estrema destra sulle politiche migratorie e vorrebbe replicare in chiave europea il protocollo dell'Italia con l'Albania per esternalizzare la gestione dei migranti. Molti Paesi membri sarebbero d'accordo
I leader europei, riuniti a Bruxelles per il Consiglio europeo di giovedì e venerdì, discuteranno anche della proposta della Commissione europea di aprire dei centri di rimpatrio al di fuori dei confini dell'Ue.
Negli ultimi tempi la Commissione ha abbracciato le idee dell'estrema destra sulle politiche migratorie. Il cambiamento di mentalità della Commissione ha fatto piacere a diversi Paesi. Uno di questi è la Grecia, accusata da diverse Ong di effettuare rimpatri illegali.
"Il patto non affronta la questione dei rimpatri, non possiamo accettare di non essere efficaci nel gestire coloro che non hanno diritto allo status di protezione nell'Ue. Sono ansioso di saperne di più sulle soluzioni innovative proposte dalla Commissione e sono felice che si riconosca la necessità di pensare fuori dagli schemi", ha detto il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis.
L'esempio potrebbe essere proprio il centro per il rimpatrio che l'Italia ha recentemente aperto in Albania. La presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni è stata tra i promotori di un incontro con diversi leader che la pensano allo stesso modo, a cui ha partecipato anche la presidente della Commissione europea.
Ma, sebbene pochi, ci sono anche dei detrattori. Come lo spagnolo Pedro Sánchez e il belga Alexander de Croo.
"Tutte queste soluzioni che chiamiamo hub migratori, la storia ha dimostrato che non sono molto efficaci e sono molto costose. Quello che funziona sono gli accordi con i Paesi terzi", ha dichiarato il primo ministro belga.
Non si prevede che i leader raggiungano un accordo sul tema durante questo vertice.