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Turismo terapeutico: "Ci sono cose che i farmaci non possono sostituire"

In collaborazione conthe European Commission
Turismo terapeutico: "Ci sono cose che i farmaci non possono sostituire"
Diritti d'autore euronews
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Di Laurence Alexandrowicz
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Il professor Arnulf Hartl, direttore dell'Istituto di Ecomedicina della Paracelsus Medical University, vuole rivitalizzare il turismo terapeutico e rimpiange gli spazi e le pratiche che sono andati persi con lo sviluppo scientifico

"Gli ultimi cento anni sono stati caratterizzati da una diminuzione dei vecchi spazi di cura e delle vecchie risorse - dice Hartl -. Abbiamo cercato di innovare quei rimedi vecchio stile e di introdurre nuove scoperte mediche in qualcosa che si è perso negli ultimi 50 anni a causa degli ottimi farmaci a disposizione. Ma ci sono molti aspetti che non possono essere sostituiti dalla farmacologia. Ad esempio, l'esercizio fisico. L'esercizio fisico è molto importante come fattore di prevenzione medica e fare esercizio in montagna è molto più efficace che farlo in una palestra".

"In alcune parti d'Europa, in alcune parti della regione alpina, abbiamo problemi a causa delle persone che lasciano la campagna e si trasferiscono nelle città più grandi - dice Hartl -. È il caso, ad esempio, del Piemonte e di alcune zone dell'Austria. E abbiamo un problema di posti di lavoro qualificati per le donne. Abbiamo molti posti di lavoro nel settore alberghiero, nella gastronomia. Ma creare più posti di lavoro qualificato per le donne è uno degli obiettivi del nostro progetto strategico. Se si portano qui medici, se si creano posti di lavoro per medici e paramedici, si ha la possibilità di stimolare l'innovazione nelle regioni periferiche".

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