Le forze ucraine hanno distrutto tre ponti prebellici sul fiume Seym, arrivando probabilmente a isolare fino a 700 chilometri quadrati di territorio russo
Secondo fonti russe, le forze ucraine hanno distrutto l'ultimo ponte esisistene sul fiume Seym nella regione di Kursk, un'operazione che può tagliare fuori il distretto di Glushkovskyi e lasciare all'esercito del Cremlino solo un ponte galleggiante.
C'erano tre ponti sul fiume Seym prima della guerra. Il primo è stato colpito e gravemente danneggiato venerdì vicino a Glushkovo, che si trova a circa 12 chilometri a nord del confine ucraino e circa 16 a nord-ovest dalla zona dei combattimenti di Kursk.
Domenica il comandante delle forze aeree ucraine ha confermato che l'aviazione di Kyiv ha distrutto il secondo ponte a Zvannoe.
Le conseguenze della distruzione dei ponti
La distruzione dei ponti sul Seym è considerata un passo cruciale per l'Ucraina per garantire un fianco sicuro alla sua offensiva a Kursk, rendendo difficile per Mosca rifornire le sue truppe a sud del fiume.
Distruggendo i tre ponti, le forze ucraine hanno probabilmente isolato e tagliato fuori fino a 700 chilometri quadrati di territorio nella regione di Kursk. Nella sua ultima valutazione l'Institute for the Study of War afferma che le forze russe hanno riassegnato più di 5000 uomini nella regione di Kursk.
Ma se le forze russe volessero lanciare una controffensiva per riprendersi il territorio, è molto probabile che debbano ricorrere a più uomini, attrezzature e materiali.