Il presidente russo Vladimir Putin ha chiuso la porta ai negoziati di pace con Kiev dopo l'incursione ucraina iniziata una settimana fa nella regione russa di confine di Kursk, dove l'esercito ucraino rivendica controllo di mille chilometri quadrati
Con l'offensiva ucraina in corso nella regione russa di confine di Kursk, il presidente russo Vladimir Putin ha convocato lunedì una riunione d’urgenza nella sua residenza poco fuori Mosca di Novo-Ogaryovo. Presenti il ministero della Difesa Andrey Belousov, il direttore del Servizio di sicurezza federale (Fsb) Alexander Bortnikov e Sergey Shoigu, direttore del Consiglio di sicurezza.
Durante l'incontro Putin ha detto che la Russia ha bisogno di "rimuovere" le forze ucraine dal suo territorio.
"Il compito principale è, ovviamente, che il ministero della Difesa allontani il nemico dai nostri territori", ha dichiarato Putin aggiungendo che il ministero e il servizio di frontiera devono "garantire una copertura e una protezione affidabili del confine di Stato".
Riguardo ai negoziati tra Russia e Ucraina durante la riunione speciale trasmessa dalla televisione di Stato Putin ha chiesto in modo retorico di come se ne possa parlare ora "con persone che bombardano indiscriminatamente i civili, che cercano di creare minacce alle strutture nucleari?".
Il presidente russo ha poi osservato che l'attacco ucraino a Kursk rende chiaro il motivo per cui Kiev ha respinto le proposte di tornare ai negoziati per una soluzione pacifica, così come le proposte di mediatori neutrali interessati.
Governatore Kursk: gli ucraini hanno usato armi chimiche
Il governatore della regione russa di Kursk Alexei Smirnov ha inoltre accusato le forze ucraine di avere usato armi chimiche nella loro avanzata.
Collegato in videoconferenza con Putin Smirnov ha affermato che alcuni "agenti di polizia e il capo di una comunità rurale sono rimasti intossicati" quando sono stati colpiti lunedì nel distretto di Belovo dal fuoco dell'artiglieria ucraina, che ha usato appunto "armi chimiche".
Offensiva ucraina nella regione di Kursk: Kiev rivendica controllo di 1000 km²
Quasi una settimana dopo aver lanciato un'incursione armata nella regione russa di confine di Kursk l'Ucraina ha rivendicato il controllo di mille chilometri quadrati di territorio russo.
"Continuiamo a condurre operazioni offensive nella regione di Kursk. Attualmente controlliamo circa mille chilometri quadrati del territorio della Federazione Russa", ha affermato il comandante dell'esercito ucraino Oleksandr Syrsky durante un incontro con Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino ha confermato le operazioni ucraine in corso.