Il mandato di Stoltenberg scade il prossimo primo ottobre e i 32 Stati membri della Nato devono eleggere il successore per consenso. Oltre a Mark Rutte, si è candidato anche il presidente romeno Klaus Iohannis
"Con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg abbiamo concordato che nessun membro del personale ungherese prenderà parte alle attività dell'Alleanza in Ucraina e nessun fondo ungherese sarà utilizzato per sostenerle". Le parole del primo ministro ungherese Viktor Orbán su X fanno da apripista all'accordo che potrebbe vedere il premier uscente olandese Mark Rutte alla guida dell'Alleanza Atlantica. "Il nostro prossimo passo questa settimana è stato quello di garantire che questo accordo possa resistere alla prova del tempo. Mark Rutte ha confermato il suo pieno sostegno e continuerà a farlo. Alla luce di questo impegno, l'Ungheria è pronta a sostenerlo alla guida della Nato", conclude Orbán.
Stoltenberg: Rutte è un candidato molto forte
La candidatura di Rutte è sostenuta anche dall'attuale segretario generale della Nato, il norvegese Jens Stoltenberg. "Con l'annuncio del primo ministro Orbán penso che sia ovvio che siamo molto vicini a una conclusione. Credo fermamente che l'Alleanza deciderà presto chi sarà il mio successore", ha affermato martedì Stoltenberg in una conferenza stampa insieme al segretario di Stato Usa Antony Blinken a Washington DC. Il mandato di Stoltenberg scade il prossimo primo ottobre e i 32 Stati membri della Nato devono eleggere il successore per consenso. Oltre a Rutte, si è candidato anche il presidente romeno Klaus Iohannis.
Rutte segretario generale della Nato, l'incognita della Romania
Rutte gode dell’approvazione della maggior parte degli alleati della Nato, compresi Stati Uniti e Germania. Dopo una prima opposizione da parte della Turchia, ad aprile il Paese ha fatto marcia indietro definendosi a favore della nomina del primo ministro olandese uscente.
Su Rutte rimane ancora l'incognita della Romania. "Sulla Nato ne parleremo di più domani. Presenterò le questioni al consiglio della difesa e poi all'opinione pubblica. Domani i media saranno informati", ha detto il presidente romeno Klaus Iohannis rispondendo a una domanda nella conferenza stampa al termine del colloquio a Bucarest con il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella.