A due anni dall'invasione russa, le voci di chi spera ancora nella pace ma teme lo stop degli aiuti all'Ucraina da parte dell'Europa e degli Stati Uniti
A pochi giorni dal secondo anniversario dell'invasione russa in Ucraina, Euronews è tornato a Irpin e Bucha per raccogliere le voci di chi crede ancora nella pace e nella vittoria.
Le storie di Yuliia e Dimitri
Per gli abitanti delle cittadine ucraine di Irpin e Bucha, niente tornerà ad essere come prima di quel 24 febbraio 2022.
"Non pensavamo che la Russia potesse invaderci", ammette Yuliia. La giovane racconta di avere molti parenti in Russia: nessuno di loro però ha mai creduto che l'esercito di Mosca potesse bombardare l'Ucraina. Nonostante le foto della devastazione russa, i parenti russi sono ancora convinti non ci sia una vera guerra.
Per Dimitri, medico militare di Donetsk, l'Ucraina deve prima riconquistare tutti i territori occupati prima di mettere fine ai combattimenti. L'uomo dichiara a Euronews di non avere più rapporti con il padre dal 2017: "non parliamo da quando mi ha detto convinto che Vladimir Putin ha fatto bene ad occupare l’Ucraina, e che il Paese è pieno di nazisti", conclude Dimitri.