Von der Leyen: "Kiev avrà i nostri aiuti con o senza l'ok dell'Ungheria"

Ursula von der Leyen ha promesso che l'UE avrebbe trovato un modo per approvare il fondo di 50 miliardi di euro per l'Ucraina con o senza l'Ungheria.
Ursula von der Leyen ha promesso che l'UE avrebbe trovato un modo per approvare il fondo di 50 miliardi di euro per l'Ucraina con o senza l'Ungheria. Diritti d'autore Gian Ehrenzeller/KEYSTONE / Gian Ehrenzeller
Diritti d'autore Gian Ehrenzeller/KEYSTONE / Gian Ehrenzeller
Di Méabh Mc MahonJorge Liboreiro
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied
Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

In un'intervista la presidente della Commissione europea insiste sulla necessità di superare in ogni modo il veto ungherese sul pacchetto da 50 miliardi in discussione

PUBBLICITÀ

Il pacchetto di 50 miliardi di euro che l'Unione europea è chiamata ad approvare per sostenere finanziariamente Kiev, ora bloccato dal veto del governo ungherese, sta costringendo la Commissione europea e gli Stati membri a valutare opzioni diverse dall'accordo a 27.

I leader dell'Ue si riuniranno nuovamente il 1° febbraio per un secondo tentativo. Il governo ungherese è pronto a far leva su una serie di concessioni

In un'intervista a margine del Forum economico mondiale di Davos, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha detto che "è molto importante che tutti e i 27 Stati membri dell'Ue si impegnino" sullo strumento che erogherà per quattro anni i fondi all'Ucraina".

L'accordo all'unanimità è l'opzione principale su cui gli ambasciatori degli Stati stanno lavorando in vista della preparazione della riunione straordinaria del Consiglio europeo del 1° febbraio. 

I funzionari ungheresi hanno imposto due condizioni in cambio, chiedendo la ripartizione degli aiuti in quattro pagamenti da 12,5 miliardi l'anno ciascuno (obbligando gli Stati ad affrontare il veto ungherese per l'erogazione di ciascuna tranche), e la proroga della scadenza per la spesa dei fondi del piano di ripresa post-pandemico che darebbe a Budapest più tempo per sbloccare il denaro attualmente congelato per il mancato rispetto dei principi dello stato di diritto.

Sulle richieste di Budapest von der Leyen non rilascia commenti. Il capo della Commissione però ha chiarito che l'Unione troverà un modo per approvare il fondo, con o senza l'assenso dell'Ungheria.

"Mi batterò per un accordo a 27, ma se l'unanimità non fosse possibile, siamo pronti a raggiungere un accordo a 26", ha dichiarato.

La priorità resta evitare un secondo fiasco dopo il fallimento del vertice di dicembre. Secondo il Financial Times ha Bruxelles ha lavorato anche a un'alternativa che avrebbe permesso alla Commissione di prendere in prestito 20 miliardi di euro sui mercati finanziari.

A Davos von der Leyen ha promesso al presidente ucraino Volodymyr Zelensky che Bruxelles si impegnerà per "garantire i mezzi per recuperare, ricostruire e riformare" attraverso lo strumento proposto. "L'Ucraina spera in un accordo", ha dichiarato Zelensky dopo l'incontro su X, dicendo di essersi impegnato con la presidente della Commissione per avviare i negoziati di adesione all'Ue a partire dal passaggio sullo screening (l'esame, ndr) della legislazione ucraina.

Nel suo intervento al World Economic Forum von der Leyen ha insistito sulla necessità di fornire all'Ucraina "finanziamenti prevedibili per tutto il 2024 e oltre". L'obiettivo è diventato ancora più urgente di fronte allo stallo di Washington, dove i repubblicani ostacolano la concessione di nuovi finanziamenti.

"L'Ucraina può vincere questa guerra, ma dobbiamo continuare a dare forza alla loro resistenza", ha detto von der Leyen ai presenti a Davos rimarcando la necessità di forniture sufficienti e costanti di armi" a Kiev. Solo così l'Ucraina riceverà "la speranza di cui ha bisogno".

"Hanno bisogno di sapere che, con la loro lotta, guadagneranno un futuro migliore per i loro figli: il futuro migliore dell'Ucraina si chiama Europa", ha concluso.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Le richieste dell'Ungheria per sbloccare i fondi europei all'Ucraina

"Scandalosa e fuorviante": Věra Jourová denuncia la campagna ungherese anti-Ue

Elezioni europee, il dilemma TikTok dei candidati