Gli eurodeputati contro la commissaria McGuinness: vuole limitare la trasparenza fiscale

Commissario europeo per i servizi finanziari Mairead McGuinness
Commissario europeo per i servizi finanziari Mairead McGuinness Diritti d'autore Virginia Mayo/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
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Di Mared Gwyn Jones
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

I deputati del Parlamento europeo sostenendo che la commissaria alle Finanze abbia inviato un documento che esorta i Paesi dell'Ue a indebolire i requisiti di trasparenza fiscale

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Alcuni eurodeputati ritengono che un documento inviato dall'Unione europea ai governi dei suoi Stati membri sia un tentativo nascosto di limitare la trasparenza fiscale.

In un dibattito nella sessione plenaria di Strasburgo, la commissaria europea alle Finanze Mairead McGuinness si è dovuta difendere dall'accusa di voler limitare la trasparenza fiscale nell'Unione, come mostra questo video

Un gruppo di eurodeputati, responsabili della stesura della relazione del Parlamento sulla direttiva sulla trasparenza fiscale nel 2021, aveva inviato una lettera alla Commissione chiedendo chiarezza sul tema.

Accusa e difesa

McGuinness ha assicurato che il documento fornisce alle capitali linee guida specifiche sulla rendicontazione pubblica, mira a impedire alle multinazionali di beneficiare di scappatoie legali e non limita in alcun modo l'ambizione degli Stati membri nella lotta all'evasione fiscale.

"Le indicazioni fornite nella lettera non sono indicazioni tecniche. Queste indicazioni hanno un'influenza politica e ciò costituisce una trasgressione", ha dichiarato Evelyn Regner, vicepresidente del Parlamento europeo per il gruppo dei Socialisti e Democratici. "La guida va chiaramente oltre il mandato della Commissione europea".

Manon Aubry, europarlamentare della Sinistra, ha affermato che "nella massima segretezza, la Commissione invia una nota agli Stati membri chiedendo loro di applicare regole minime di trasparenza".

Due eurodeputati del gruppo di destra del Partito popolare europeo si sono schierati a favore di McGuinness, difendendo il documento come necessario per evitare la frammentazione giuridica e mettendo in guardia contro l'eccessiva imposizione di regole di trasparenza alle imprese.

"Dobbiamo rafforzare la cooperazione tra le autorità fiscali. È questo che conta, perché sono loro a determinare l'onere fiscale e a garantire che le imprese paghino la loro giusta quota", ha detto il deputato tedesco Markus Ferber.

La direttiva sulla trasparenza fiscale

La direttiva sulla trasparenza fiscale è entrata in vigore nel 2021 come parte della risposta dell'Ue allo scandalo dei Panama Papers del 2016 e impone alle grandi aziende con ricavi superiori a 750 milioni di euro di rivelare pubblicamente dove pagano le tasse, includendo una clausola che incoraggia i governi a introdurre misure ulteriori rispetto ai requisiti comunitari.

Al momento solo dieci Stati membri hanno recepito la direttiva nella propria legislazione nazionale, nonostante il termine ultimo per il recepimento fosse il 22 giugno 2023.

McGuinness, che da europarlamentare nel 2021 aveva votato a favore della direttiva, sostiene che l'intervento della Commissione affronta la pratica del "gold plating", per cui i governi tendono ad aggiungere ulteriori requisiti e oneri nell'applicazione del diritto dell'Ue, creando frammentazione tra gli Stati membri e incidendo negativamente sul mercato unico.

Il gold plating potrebbe aumentare il rischio che le multinazionali aggirino le regole e strutturino le loro attività commerciali per trarre vantaggio dalle lacune normative.

"Informare gli Stati membri degli svantaggi del gold plating non significa vietare nulla. Gli Stati membri possono aggiungere obblighi di rendicontazione come ritengono opportuno", ha dichiarato durante la seduta.

La commissaria si è comunque impegnata a fornire una risposta scritta alle domande degli eurodeputati firmatari della lettera.

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