La Commissione europea contro Twitter

Twitter è l'unica grande piattaforma a non aderire al Codice di condotta dell'Ue contro la disinformazione
Twitter è l'unica grande piattaforma a non aderire al Codice di condotta dell'Ue contro la disinformazione Diritti d'autore Jeff Chiu/Copyright 2022 The AP. All rights reserved
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Di Christopher Pitchers
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Criticata la decisione del social network di abbandonare il codice di condotta volontario contro la disinformazione online, mentre vengono presentate le regole per identificare i contenuti generati dall'intelligenza artificiale

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La Commissione europea ha apertamente criticato Twitter, per aver abbandonato il Codice di condotta volontario dell'Ue contro la disinformazione online, lanciato inizialmente nel 2018, che oggi conta 44 firmatari, tra cui Microsoft, Google, Meta e TikTok. 

"Twitter ha scelto la strada del confronto"
Věra Jourová
Commissaria europea ai Valori e alla Trasparenza

Il social network di proprietà di Elon Musk è l'unica grande piattaforma online a non farne parte. Una decisione che non è passata inosservata a Bruxelles e che potrebbe persino prefigurare uno scontro.

"Riteniamo che sia un errore da parte di Twitter. Hanno scelto la strada più difficile, quella del confronto", ha detto Věra Jourová, commissaria europea ai Valori e alla Trasparenza

"La Commissione ne prende atto: so che il codice è volontario, ma è chiaro che abbandonandolo Twitter abbia attirato su di sé molta attenzione. I suoi comportamenti e il rispetto del diritto dell'Ue saranno esaminati con vigore e urgenza".

La scelta di uscire dall'accordo rientra nell'ampia serie di riforme strategiche di Twitter decisa dal nuovo proprietario. In questo modo il popolare social network sarà esente anche dalle regole di etichettatura dei contenuti generati dall'intelligenza artificiale, appena annunciate dalla commissaria.

L'obiettivo è rendere identificabili per gli utenti testi e immagini prodotte dall'intelligenza artificiale, contribuendo così a combattere la disinformazione.

"Ho detto molte volte che abbiamo il compito di tutelare la libertà di parola, ma quando si tratta di intelligenza artificiale, non vedo alcun diritto per le macchine alla libertà di parola", le parole di Věra Jourová.

La Commissione vuole il sistema di identificazione operativo al più presto, mentre viene discusso l'Ai Act, il quadro normativo complessivo sull'intelligenza artificiale.

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