I software di spionaggio sono "una minaccia per la democrazia"

La relazione della commissione Pega sarà votata nella sessione plenaria di giugno
La relazione della commissione Pega sarà votata nella sessione plenaria di giugno Diritti d'autore Elise Amendola/AP
Di Aida Sanchez AlonsoEfi Koutsokosta
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Stilate le conclusioni della commissione d'inchiesta istituita al parlamento europeo. Raccomandazioni specifiche per Polonia, Ungheria, Grecia, Cipro e Spagna

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Software come Pegasus e Predator, utilizzati dai governi per spiare politici, giornalisti e cittadini comuni, devono avere una regolamentazione più severa nell'Unione europea. 

Questa la principale conclusione dell'indagine effettuata da un'apposita commissione del Parlamento comunitario e approvata con 30 voti a favore, cinque contro e due astensioni. I risultati della relazione della commissione "Pega" saranno ora sottoposti al voto della plenaria dell'Eurocamera a giugno.

"Minaccia per la democrazia"

Dopo un anno di ricerche e missioni in diversi Paesi dell'Ue, gli eurodeputati sono convinti che gli spyware rappresentino una minaccia per la democrazia e per questo dovrebbero essere utilizzati solo a rigorose condizioni.

"Dobbiamo assicurarci che possano essere utilizzato solo in contesti molto limitati: per combattere il terrorismo o la criminalità organizzata", dice a Euronews Jeroen Lenaers, eurodeputato olandese del Ppe presidente della commissione Pega.

"Qualsiasi abuso mina direttamente la democrazia nell'Ue e lo stato di diritto. Tutti i governi hanno la responsabilità di contrastare gli abusi e penso che possiamo essere critici nei confronti di tutti gli Stati membri per non aver realmente collaborato con la nostra indagine".

Della stessa opinione anche la sua collega e connazionale  Sophie in 't Veld, di Renew Europe. "Se tolleriamo che nell'Unione europea vengano sorvegliati con spyware, giornalisti, critici del governo, politici dell'opposizione, ma anche membri dei partiti di governo che vengono poi ricattati, allora la democrazia è morta".

"Qualsiasi abuso degli spyware mina direttamente la democrazia nell'Ue e lo stato di diritto"
Jeroen Lenaers
Presidente commissione Pega

Le raccomandazioni ai governi nazionali

Il rapporto finale include raccomandazioni specifiche per cinque Paesi in cui è stato provato l'abuso di software di spionaggio: Ungheria, Polonia, Grecia, Cipro e Spagna.

In Ungheria e Polonia i governi hanno smantellato i meccanismi di controllo indipendenti e manca l'indipendenza della magistratura necessaria per soervegliare l'utilizzo degli spyware; in Grecia lo spionaggio è stato utilizzato per fini politici e finanziari, mentre Cipro è accusata di esportare la tecnologia in questione verso Paesi terzi.

In Spagna, infine, non è ancora chiaro chi abbia autorizzato lo spionaggio informatico in 47 casi.

Gli Stati membri interessati hanno tempo fino alla fine dell'anno per adeguarsi alle nuove disposizioni: se non lo faranno, la commissione parlamentare chiede il divieto totale di utilizzo degli spyware.

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