Pegasus: telefonini spiati dei politici, il Parlamento Ue vuole vederci chiaro

Pegasus: telefonini spiati dei politici, il Parlamento Ue vuole vederci chiaro
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Di Pedro Sacadura
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L'Eurocamera vuole indagare sullo scandalo dello spionaggio Pegasus, 50.000 i target spiati anche il presidente francese Macron

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Era nato con “l’innocente” scopo di spiare criminali e terroristi, ma poi Pegasus, lo spyware israeliano prodotto dalla Nso Group, è finito nei dispositivi elettronici di giornalisti e politici, incluso il presidente francese Emmanuel Macron, e l’ex premier italiano Romano Prodi. Lo scandalo, uscito a luglio scorso, è tornato ora d’attualità al Parlamento europeo, dove è in discussione una strategia per prevenire simili abusi in futuro. Pegasus è un cosiddetto “malware” che consente di estrarre dagli smartphone – sia iPhone che Android – foto, messaggi, e-mail e dati, ma anche di registrare chiamate e far partire il microfono all'insaputa del proprietario.

“l’Europa non vuole certo divenire il target di uno spionaggio incontrollato”, tiene a precisare l’eurodeputata francese dei verdi Gwendoline Delbos-Corfield. "Dobbiamo aprire delle indagini molto serie sull’utilizzo di Pegasus nel nostro territorio – afferma la politica - e chiedere ai governi di prendere una posizione. Finora pare che solo il governo ungherese abbia usato Pegasus in modo improprio tra gli Stati membri. Ma poi bisogna chiarire quale è la posizione degli altri Stati che non si sono ancora epressi apertamente contro l’utilizzo spregiudicato di questo strumento di spionaggio".

Il Gruppo israeliano Nso, ideatore di Pegasus, ha tra i suoi clienti molti governi, quello ungherese lo avrebbe usato anche contro giornalisti e attivisti dei diritti umani. Secondo gli esperti di Intelligence però bisognerebbe indagare anche sulla fuga di notizie che ha portato alla luce lo scandalo perché finora non si è capito chi avrebbe passato le informazioni ad un gruppo di giornalisti investigativi internazionali e ad Amnesty Inrnational, che hanno portato alla luce lo scandalo".

Ma l’utilizzo lecito di Pegasus non sembrerebbe rivelare molti dettagli interessanti, la polizia federale tedesca infatti ha ammesso di usare questo spyware. Lo scandalo dello spionaggio resta quindi irrisolto, il Parlamento europeo ne discuterà durante la seduta plenaria della prossima settimana. Anche la Commissione Ue ha detto di volerci vedere chiaro.

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