Irlanda, Bruton: "Queste proteste mi ricordano l'inizio del conflitto"

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Diritti d'autore PAUL FAITH/AFP
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Di Shona Murray
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L'ex primo ministro irlandese John Bruton lancia l'allarme. "Brutto clima a Belfast, tutta colpa della Brexit" i protestanti si sentono esclusi

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Continuano gli scontri a Belfast dopo una settimana all'insegna della violenza per le strade come non si vedeva da anni. In un'intervista ad euronews l'ex primo ministro irlandese John Bruton esprime la sua preoccupazione davanti a queste scene di violenza che lo hanno portato indietro di 30 anni.

"Sono in politica dal 1969 - ricorda Bruton - ovvero da quando sono iniziati i problemi. E questo momento mi ricorda in maniera molto drammatica il modo in cui tutto è cominciato alla fine degli anni '60. Il conflitto tra cattolici e protestanti in principio si è manifestato così per le strade ma poi, progressivamente è diventato qualcosa di molto più grave". E ora ci risiamo, teme l'ex premier "è sempre la mancanza di attenzione da parte di Londra verso l'Irlanda del Nord a scaturire questo tipo di rabbia", osserva. Le tensioni sono riesplose dall'entrata in vigore della Brexit che, come si è sempre temuto, rischia di mettere a repentaglio l'accordo di pace tra Belfast e Dublino del Venerdì Santo del 1998.

Da gennaio infatti sono ricominciati i conflitti tra cattolici, vicini alla Repubblica d'Irlanda, e protestanti fedeli a Londra.

Nell'accordo sulla Brexit tra Regno Unito e Unione europea, a cui appartiene lo stato irlandese, per non mettere a rischio la pace, si è evitato di porre un confine tra i due territori. Ma pur senza frontiera un confine doganale tra Gran Bretagna e l'Irlanda del Nord esiste e questo non va giù ai protestanti.

Il primo ministro britannico Boris Johnson ha optato per una Brexit dura, il che significa che ci sono molti controlli sulle merci in transito nel Mare d'Irlanda. La comunità unionista filo-britannica chiede che il protocollo sull'Irlanda del Nord all'interno del trattato della Brexit venga cancellato.

"I sindacalisti nordirlandesi stanno protestando contro qualunque forma di controllo per ritengono che danneggi l'Irlanda del Nord. Qualsiasi forma di burocrazia che si interpone tra l'Iralanda del Nord e il Regno Unito viene vissuta come un ingiustizia. Secondo loro tutti i controlli, persino i più astrusi e meno frequenti come quelli sui prodotti per il giardinaggio vengono ritenuti una forma di indebolimento del legame tra tra Irlanda del Nord e Regno Unito. E i simboli, purtroppo, sono di enorme importanza nell'Irlanda del Nord. Molto spesso è la forma e non la realtà dei fatti che influenza le persone. Purtroppo questo clima è un'eredità che ci portiamo dietro dopo oltre 300 anni di conflitto ".

Un invito ad abbassare la tensione è arrivato dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden che si è sempre speso politicamente a favore della pace. Ma le proteste, hanno dichiarato i manifestanti, proseguiranno anche nel finesettimana.

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