State of the Union: toni accesi al parlamento britannico

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Di Stefan Grobe
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L'appuntamento settimanale con l'attualità europea

Toni accesi alla camera dei Comuni

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Il dramma in corso sulla Brexit continua ad alimentare le tensioni politiche a Londra, per usare un eufemismo.

Questa settimana il primo ministro Boris Johnson ha subito una monumentale sconfitta dopo che la Corte suprema britannica ha dichiarato illegale la chiusura del parlamento.

Il giorno successivo la Camera dei Comuni è tornata al lavoro con una sessione caratterizzata dal disprezzo reciproco tra due partiti in campo.

Rivolgendosi al primo ministro Paula Sherriff - del partito labourista- è apparsa particolarmente agitata:

"Lasciatemi dire una cosa al primo ministro che ci chiama traditori, arrendisti e via dicendo: io sono stufa. Dobbiamo moderare il nostro linguaggio e il primo ministro deve farlo per primo. Sarei interessata a sentire la sua opinione. Dovrebbe assolutamente vergognarsi di se stesso".

Provocazione raccolta al volo da Boris Johnson che, con fare arronate ha risposto: "Devo dire che non ho mai sentito niente di piu ridicolo in tutta la mia vita!".

I populismi non si arrendono

L'ondata di populismo e nazionalismo che travolto tutta Europa, di cui la Brexit è una delle maggiori espressioni, ha trasformato il panorama politico e ha anche cambiato il modo in cui gli attori politici interagiscono tra di loro.

In gran parte aiutati dai social media, il loro tono e linguaggio sono diventati non più tanto "sociali" ma piuttosto irrispettosi.

Come cambierà il panorama politico? Secondo Richard Higott, politologo della Libera Università di Bruxelles, bisogna smentire la narrazione e i tormentoni di cui si nutrono i populismi.

"Il fenomeno populista non si ferma. Ciò non significa, tuttavia, che il successo che i populisti hanno ottenuto non possa esser contrastato. Penso ad esempio all' atteggiamento nei confronti delle relazioni economiche internazionali e del libero scambio aperto. Il grande mito che è stato cavalcato dai populisti è che l'immigrazione e la globalizzazione hanno portato sostanzialmente alla de-industrializzazione di varie parti d'Europa. Non è cosi! È stata tecnologia, è stata intelligenza artificiale".

Agenda della settimana

Ed ecco uno sguardo agli eventi della prossima settimana:

Lunedì iniziano le audizioni pubbliche a Bruxelles per valutare l'idoneità dei futuri commissari dell'UE.

Sempre lunedì i Tories britannici si riuniscono a Manchester per la loro conferenza annuale di partito.

E venerdì i ministri dell'ambiente europei terrano un dibattito politico in Lussemburgo sulla visione a lungo termine per un'economia neutrale dal punto di vista climatico.

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