Timmermans detta la linea del nuovo esecutivo UE: "Fondamentale la difesa dello Stato di diritto"

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Di Simona Zecchi
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Il vicepresidente uscente della Commissione giustizia dell'Unione europea, Frans Timmermans, non cede sullo stato di diritto e chiarisce, con un discorso dal valore storico, che qualunque sarà l’organizzazione del prossimo esecutivo comunitario, Bruxelles continuerà nel suo lavoro

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Il vicepresidente uscente della Commissione giustizia dell'Unione europea, Frans Timmermans, non cede sullo stato di diritto e chiarisce, con un discorso dal valore storico simbolico, che qualunque sarà l’organizzazione del prossimo esecutivo comunitario, Bruxelles continuerà nel suo lavoro.

"I nazisti agivano in base a sentenze spregevoli. E si è rivelata la più grande contraddizione sul concetto di Stato di diritto nella storia. Possiamo scegliere in base a cio' che ci ha lasciato in eredità la storia: o agiamo in base allo Stato di diritto, o imponiamo delle leggi qualsiasi esse siano. Ma in questo modo avremo una dittatura e non possiamo più dire che siamo in democrazia", ha affermato Timmermans durante l'incontro in commissione Giustizia del Parlamento europeo.

Le tendenze spesso autocratiche in Polonia e Ungheria hanno infatti spinto l'UE ad agire a rivedere le loro leggi che hanno indebolito lo Stato di diritto. E l'Ungheria in Commissione risponde a Timmermans:

"Non esiste una definizione oggettiva dello Stato di diritto: se guardiamo alle democrazie presenti nella Ue, i sistemi legali vigenti sono diversi, così come sono diverse le istituzioni politiche che la abitano, e tutte possono definirisi democratiche per se stesse. Invece abbiamo visto come della definizione di Stato di diritto sia stata abusata e utilizzata come arma politica contro alcuni stati membri. In special modo Ungheria e Polonia", lo afferma il parlamentare Ue ungherese Balázs Hidvéghi.

E' stato proprio infatti Timmermans ad avviare la procedura (la nr. 7) che sanziona i Paesi membri ritenuti in contrasto con i valori dello Stato di diritto.

"Fatemi essere molto chiaro. Sono assolutamente convinto che noi continueremo sulla stessa linea degli ultimi cinque anni. Nel discorso che von der Leyen ha tenuto al Parlamento europeo non ci sono dubbi che la Commissione continuerà ad essere la guardiana dei Trattati e quindi a combattere a difesa lo stato di diritto", ha aggiunto Timmermans.

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