Occhi puntanti sul Mar d'Azov

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Di Elena Cavallone
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The Brief: l'appuntamento con l'attualità europea da Bruxelles

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Tensioni nel Mar d'Azov : cosa ci si aspetta da UE e NATO?

Sono giorni concitati a Bruxelles: Unione europea e NATO stanno valutando se introdurre misure in risposta al sequestro da parte della Russia di tre navi della marina ucraina con il loro equipaggio, al largo della costa della Crimea annessa illegalmente alla Russia.

"Ci aspettiamo che la Russia garantisca la ripresa del passaggio libero attraverso lo Stretto di Kerch e che navi catturate siano rilasciate, ha affermato una portavoce della Commissione europea"

Ma introdurre nuove sanzioni contro la Russia non è cosi facile, ha ribadito martedi.

"Tutte le misure restrittive devono essere adottate all'unanimità da tutti i paesi membri e sapete molto bene che ci sono già delle sanzioni in vigore in relazione all'Ucraina e alla situazione in Crimea".

Secondo la convenzione di Montego Bay, le navi della NATO possono essere posizionate nel Mar Nero, ma per un periodo limitato e senza armi pesanti. Per gli analisti come Bruno Lete, del German Marshall fund, è tempo che l'alleanza mostri i muscoli.

"Penso che la NATO debba prendere seriamente in considerazione la possibilità di aumentare la presenza militare nel Mar Nero. Una misura concreta sarebbe inviare più spesso navi da guerra della NATO a importanti città portuali in Georgia o in Ucraina per dimostrare solidarietà".

La NATO ha già in corso programmi di addestramento dell'esercito ucraino, che è stato dotato anche di missili anticarro armato. Ma non basta secondo Michael Carpenter, esperto del Consiglio Atlantico.

"Penso che dovrebbero esserci conseguenze per l'aggressione della Russia: gli Stati Uniti dovrebbero fornire all'Ucraina un aiuto militare di natura difensiva, ad esempio radar, intelligence, sorveglianza e beni da ricognizione per assicurare il dominio marittimo, direi missili anti-nave su base terrestre per la difesa del litorale ucraino del mare di Azov. Penso che l'Ucraina abbia davvero bisogno in questo momento di piccole e veloci imbarcazioni manovrabili che possono essere schierate nel mare di Azov"

Il mare di Azov poco profondo e le grandi navi da guerra potrebbero essere poco utili.

La Brexit non è reversibile unilateralmente...sorry

Invertire il corso della Brexit: una possibilità al vaglio della corte di giustizia europea che martedi ha tenuto un'udienza. Ai giudici è stato chiesto di decidere se un paese può revocare unilateralmente la clausola di uscita prevista nell'l'articolo 50 del trattato sull'UE. Il caso è stato rigettato con la motivazione che avrebbe aperto il sistema a possibili abusi.

Timmermans in corsa con i socialisti ungheresi

Frans Timermans appoggia la campagna per il Parlamento europeo lanciata dal partito socialista ungherese. Il leader socialista e primo vicepresidente della Commissione europea ha dichiarato a euronews:

"Se le politiche di Viktor Orbán continueranno, l'Ungheria si isolerà sempre più in Europa, il che non è positivo per il futuro del paese".

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