E l'Unione europea cerca disperatamente di mantenere le intese con Teheran, nonostante il ritiro degli Stati Uniti
Le tensioni tra Teheran e Washington scendono in campo. A generare i malumori nella nazionale di calcio iraniana è la decisione della Nike di non fornire le scarpe ai calciatori durante i mondiali, a causa delle sanzioni degli Stati Uniti. Ma se Trump si è ritirato accordo sul nucleare con l'Iran, l'Europa cerca invece di salvarlo. Da Strasburgo mercoledi Federica Mogherini critica i doppi standard del presidente americano sulla diplomazia che deciso di usare con la Corea delnord e che invece ha negato all'Iran.
"Diplomazia e dialogo sono l'unica via da percorrere per raggiungere una pace duratura nella penisola coreana - afferma il capo della diplomazia europea- Questo è un chiaro segnale che la pista diplomatica, sebbene sia spesso impegnativa e la più difficile da seguire, è sempre gratificante".
Della stessa opinione anche altri parlamentari come Ana Gomes, socialista portoghese che dice no alle pressioni degli stati uniti.
"Non possiamo cedere alla legge del più forte, che è la legge del signor Trump. In fin dei conti non è una legge che esprime civiltà".
Ma cosa può fare l'Europa in concreto per salvare l'accordo? Un suggerimento arriva dalla tedesca Cornelia Ernst.
"Creare un ufficio dell'Unione europea a Teheran. Abbiamo bisogno di garantire la pace in questa regione. È importante per noi e per le persone che vivnono in quei territori".
La prossima settimana è atteso un vertice a Bruxelles per discutere delle prospettive di cooperazione tra Iran e Unione europea, a fronte delle difficili circostanze.