Per l'avvocato generale Yves Bot, i ricorsi dei due paesi contro il ricollocamento non sono legittimi
La Corte di giustizia europea deve respingere i ricorsi di Slovacchia e Ungheria contro il ricollocamento dei migranti. È il parere dell’avvocato generale Yves Bot, in linea con quello inviato dalla Commissione a Repubblica ceca, Ungheria e Polonia.
“Se ora vedremo una rapida risposta positiva a quest’ultimo messaggio che abbiamo inviato – ha commentato il commissario Ue alle migrazioni Dimitris Avramopoulos – siamo pronti a fermare tutte le procedure d’infrazione. C‘è ancora tempo, all’incirca un mese, in cui questi governi sono invitati a cambiare posizione. Nel momento in cui lo faranno, potremo porre rimedio alla situazione”.
Ungheria e Slovacchia avevano chiesto alla Corte di annullare la decisione del Consiglio di ridistribuire nei vari Stati membri i migranti arrivati in Italia e Grecia. Per il segretario di Stato ungherese alla giustizia Pál Völner le conclusioni dell’avvocato generale dimostrerebbero l’esistenza di un complotto: “In pratica è l’ennesimo complice del progetto di Soros a essersi espresso dopo la Commissione europea e il Consiglio europeo, visto che gli elementi principali della dichiarazione hanno un contenuto politico che punta a nascondere la mancanza di argomenti legali”.
Il parere dell’avvocato generale non è vincolante, ma nella maggior parte dei casi viene accolto dalla Corte di giustizia europea.