Budapest, i 4 di Visegrad su immigrazione ed Europa

Opposizione comune all'accoglienza dei migranti e creazione di un Centro-Europa dai legami forti. E' il senso emerso dal meeting dei 4 ministri del gruppo Visegrad (Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca e
Slovacchia) riuniti a Budapest.
"Penso che dobbiamo supportarci l'uno con l'altro e dobbiamo mantenere quei tratti europei che nella Unione hanno maggiore successo. Abbiamo l'area Schengen, il mercato interno e la nostra moneta. Penso che non sia saggio includere politiche che dividano l'Europa." (Robert Fico)
Grande attenzione è stata anche data all'importanza di costruire infrastrutture che possano rafforzare l'economia di tutto il gruppo, mentre si è continuato a battere sul ferro caldo della negazione delle quote di migranti imposte dall'Unione Europea.
"Non vogliamo diventare un paese in cui l'immigrazione è al primo posto. Aiutiamo chi ha bisogno certo, su questo non esistono dispute. Chiunque ha bisogno della nostra protezione l'avrà, ma non accogliamo migranti. Ne oggi ne in futuro, perche' non vogliamo diventare un paese di migranti. Tra i vari problemi c'è quello democrafico, che vogliamo risolvere piuttosto attraverso politiche familiari mirate. " (Viktor Orbán)
Viktor Orbán, inoltre, si è soffermato su una linea comune con Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia, affinche' l'Europa preservi l'indipendenza dei singoli Paesi invece che creare degli "Stati Uniti d'Europa".
di Simona Zecchi