L'eurodeputata Kati Piri a euronews: l'Europa non deve aver paura della Turchia

L'eurodeputata Kati Piri a euronews: l'Europa non deve aver paura della Turchia
Di Euronews
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Il nostro corrispondente a Strasburgo Sandor Zsiros ha intervistato Kati Piri. La deputata relatriche alla Tuchia ha illustrato la posizione del Parlamento europeo circa i negoziati di adesione del Pa

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Sandor Zsiros, euronews:
Secondo lei come potrebbe questo dibattito influenzare l’accordo tra Unione europea e Turchia sull’immigrazione? Non ha paura che il presidente Erdogan possa aprire le porte e far passare i migranti?

Kati Piri, Gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo:

Cerchiamo di essere onesti, quando l’accordo è stato fatto nutrivo perplessità sul fatto che che i leader europei avessero deciso di distogliere lo sguardo dagli abusi e dalle violazioni dei diritti umani in Turchia. Siamo preoccupati per quello che sta succedendo da tre anni a questa parte, circa la libertà dei media, lo stato di diritto, i diritti umani, i diritti delle minoranze. Per tre anni abbiamo visto delle violazioni e dal 15 luglio le cose vanno peggio.

Non dico che l’Europa non debba stringere accordi con la Turchia in materia energetica, di affari esteri, o per arginare la migrazione, prendersi cura e aiutare i tre milioni di rifugiati in Turchia. Credo che persino l’Unione europea debba fare di più circa questo accordo perché abbiamo promesso di prendere anche i rifugiati più vulnerabili e di dar loro un passaggio sicuro per l’Europa, cosa che non stiamo facendo al momento.

Ma per un paese candidato ci sono i criteri di Copenhagen da rispettare, e dovremmo giudicare un paese candidato sulla base di tali criteri e non avendo paura di ciò che potrebbe accadere se lo criticassimo. Quindi, qualsiasi cosa accada, credo che sia nostro dovere come membri di questo Parlamento denunciare il fatto che i nostri colleghi sono in carcere, che 145 dei vostri colleghi sono in prigione che 1 diecimila persone sono colpite indiscriminatamente, senza alcuna assistenza legale.

Sandor Zsiros, euronews:
Erdogan ha appena detto che la Turchia dovrebbe stringere un’ alleanza con la Cina e la Russia, piuttosto che con l’Unione europea. Non ha paura che dopo tali dichiarazioni, non vi sia alcuna possibilità di dialogo sui valori comuni?

Kati Piri, Gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo:

Abbiamo un dialogo difficile. Voglio dire è chiaro da parte del Parlamento e credo che lo sia anche da parte del Consiglio. Il dialogo sta diventando sempre più teso perché ci stiamo allontanando gli uni dagli altri.

Tuttavia, la popolazione turca è stata legata all’occidente per gli ultimi 60 anni. La Turchia è un membro della NATO da 60 anni. Abbiamo avuto relazioni tra l’Unione Europea e i suoi predecessori e la Turchia per 53 anni. La popolazione turca non guardano ad Est, punta all’ Occidente.

Quindi lui è un uomo solo che parla. Sì, lui è l’uomo più potente in Turchia, ma i turchi finora hanno sempre supporto la vicinanza della Turchia all’UE. E questo è anche il mio desiderio. Non abbiamo cambiato la nostra posizione sulla Turchia, stiamo semplicemente reagendo a quello che sta succedendo, alle azioni del governo.

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