Nei Paesi meridionali dell'UE, come Grecia, Spagna e Italia, la maggior parte dell'acqua dolce è destinata all'agricoltura e la siccità è sempre più frequente. Ecco cinque modi concreti per rendere l'irrigazione più intelligente. Scoprite come l'Europa sostiene questa transizione.
1. Puntare sull'innovazione
I sistemi di irrigazione intelligenti consentono di monitorare le colture in tempo reale e di fornire a ogni pianta esattamente la quantità d'acqua di cui ha bisogno. Sensori del suolo, immagini da drone o da satellite, irrigazione a goccia o sotterranea: l'agricoltura di precisione e le tecniche di irrigazione aggiornate possono consentire agli agricoltori di utilizzare il 20% di acqua in meno, secondo l'Agenzia europea dell'ambiente.
Il punto di vista dell'UE: la politica agricola comune prevede aiuti agli investimenti per gli agricoltori che acquistano strumenti di precisione. Altri sussidi possono essere condizionati all'adozione di tecnologie che favoriscano pratiche agricole a risparmio idrico. L'UE finanzia progetti innovativi attraverso i programmi LIFE e Horizon, mentre la nuova Strategia europea per la resilienza idrica si concentra su ricerca, innovazione e competitività nel settore idrico.
2. Fidarsi della natura
I terreni perdono la loro capacità di trattenere l'acqua quando vengono danneggiati da pratiche non sostenibili, come l'uso eccessivo di prodotti chimici (fertilizzanti, pesticidi) o un'aratura intensiva. Tecniche come l'agroecologia o l'agroforestazione (suolo vivo, rotazione delle colture, permacultura, ecc.) contribuiscono a ripristinare l'equilibrio naturale del suolo e a migliorarne la capacità di trattenere l'acqua.
Il punto di vista dell'UE: la legge sul ripristino della natura stabilisce obiettivi ambiziosi per il ripristino degli ecosistemi. La direttiva sul monitoraggio e la resilienza del suolo mira a garantire la salute dei suoli entro il 2050. Altre norme, come la direttiva sui nitrati, regolano l'uso dei prodotti nei campi.
3. Ridurre al minimo le perdite
Ogni anno, un quarto dell'acqua trattata nell'UE viene persa a causa di perdite nelle reti di distribuzione. Grazie a sensori intelligenti, all'intelligenza artificiale, alla modellazione in tempo reale e a robot di manutenzione, oggi è possibile individuare e riparare le perdite prima che sia troppo tardi.
Il punto di vista dell'UE: la Strategia europea per la resilienza idrica prevede ingenti investimenti nelle reti di distribuzione e monitoraggio per migliorare l'efficienza idrica in tutta l'UE di almeno il 10%. La Banca europea per gli investimenti si è impegnata a investire 15 miliardi di euro nei prossimi due anni per sostenere questo impegno.
4. Raccogliere e riutilizzare
La raccolta dell'acqua piovana e i piccoli stagni agricoli si stanno moltiplicando per sfruttare al meglio le limitate risorse idriche. Le tecnologie avanzate di trattamento delle acque reflue (filtrazione, membrane, raggi UV, clorazione) consentono oggi di produrre acqua di qualità sufficiente per l'irrigazione.
Il punto di vista dell'UE: l'UE ha recentemente rivisto la direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane e la normativa sul riutilizzo dell'acqua per aumentare l'uso circolare dell'acqua in agricoltura e renderlo più sicuro.
5. Scegliere i semi giusti
Alcune colture possono sopravvivere alla siccità, mentre altre, pur essendo molto redditizie, richiedono un consumo idrico estremamente elevato e mettono a dura prova le risorse locali. Piantare i semi giusti nel posto giusto può aiutare gli agricoltori a risparmiare milioni di litri d'acqua nel corso degli anni.
Il punto di vista dell'UE: il Centro comune di ricerca aiuta la Commissione europea a modellare gli impatti dei cambiamenti climatici sulle colture. Molti progetti dell'UE, finanziati dai programmi LIFE e Horizon 2020, stanno sperimentando soluzioni di adattamento.
Attualmente solo il 6% della superficie agricola dell'UE è irrigata. Sebbene in alcune regioni sia possibile un'attenta espansione di questa quota, gli esperti sottolineano che preservare l'umidità e la qualità del suolo nelle zone non irrigate rimane fondamentale per mantenere la produttività agricola.