La premier italiana chiude la kermesse di Fratelli d'Italia rivendicando il lavoro del governo. Dal palco a Roma, Meloni attacca opposizione e sindacati, elencando i successi dell'esecutivo. Grande attenzione al futuro del governo in vista delle elezioni 2027 e poi striglia l'Europa sulla Difesa
"Trump ha detto in maniera più decisa che gli Stati Uniti intendono disimpegnarsi e gli europei devono organizzarsi per difendersi da soli: buongiorno Europa. Per ottanta anni abbiamo appaltato la nostra sicurezza agli Stati Uniti fingendo che fosse gratis, ma c'era un prezzo da pagare e quel prezzo si chiama condizionamento. La libertà ha un prezzo", ha detto la premier italiana Giorgia Meloni durante il suo intervento a conclusione della manifestazione della destra italiana Atreju.
Il commento di Meloni arriva in seguito allo scontro dei giorni scorsi tra Unione europea e amministrazione Usa, dopo gli attacchi di Donald Trump.
La manifestazione politica annuale di Fratelli d'Italia, nata nel 1998 per iniziativa di Giorgia Meloni e della sua organizzazione giovanile, oggi funge da kermesse di alto livello per dibattiti e confronti politici nazionali e internazionali. Il nome deriva da Atreju, il giovane guerriero del film degli anni Ottanta "La storia infinita", scelto per simboleggiare l'impegno giovanile e la difesa degli ideali.
La kermesse si è conclusa con un rinnovato accordo tra gli alleati di governo in vista delle elezioni politiche del 2027 e con un forte supporto da parte dei conservatori europei nei confronti della premier italiana, che auspicano a una maggioranza "Meloni" nel parlamento europeo.
"Abbiamo parlato in tempi non sospetti della necessità di rafforzare la nostra capacità di difesa e sicurezza e rivendicato quando nessuno lo faceva la necessità di creare finalmente una norma europea della Nato di pari forza e di rispetto a quella americana in grado di parlare a pieno titolo con tutte le potenze del mondo come conviene a una gloriosa civiltà come quella europea che significa anche rafforzare il dialogo con gli Stati Uniti ma in un dialogo tra pari e non in condizioni di subalternità" ha detto ancora Meloni dal palco allestito nei giardini di Castel Sant'Angelo a Roma, dove il partito ha organizzato anche un mercatino di Natale con prodotti artigianali.
Meloni ha poi attaccato opposizione e sindacati, rivendicando il lavoro del governo. "Parlano male di Atreju ed è l'edizione migliore di sempre, parlano male del governo e il governo sale nei sondaggi", ha detto la capa del governo e ha aggiunto: "Sono orgogliosa dei miei alleati e di quello che stiamo facendo insieme. Sono convinta che continueremo a farlo con la stessa unità, con la stessa determinazione e con la stessa forza per molto tempo ancora".
"L'Ue sta lavorando a un regolamento sui Paesi sicuri per mettere al riparo le nostre decisioni da sentenze della magistratura politicizzata. Mi diverte immaginare cosa diranno i giudici visto che l'Ue sta approvando una lista dove ci sono esattamente i Paesi da dove provengono i migranti che le loro sentenze ideologiche hanno bloccato: sta andando esattamente come vi ho sempre detto, i centri in Albania funzioneranno grazie ai giudici con un anno e mezzo di ritardo", ha promesso Meloni e ha poi detto: "L'Europa non è al tramonto, è una civiltà viva che ha ancora una missione e che non chiede di esistere nemmeno alle istituzioni che la governano".
I partiti di maggioranza guardano uniti alle elezioni 2027
Prima della premier italiana sono saliti sul palco gli alleati di governo e vice premier Antonio Tajani e Matteo Salvini, insieme a Maurizio Lupi, che hanno rivendicato la forza dell'alleanza e promesso una vittoria alle elezioni del 2027.
"Dobbiamo avere il coraggio di difendere l'Europa politica che non è quella della burocrazia, ritengo che Ppe e Conservatori debbano sempre più lavorare insieme per combattere a tutela della nostra identità industriale ed agricola", ha detto Tajani e aggiunto.
"Mi auguro che finalmente grazie all'impegno di tutto il centrodestra italiano si possa cancellare l'obbrobrio del blocco delle auto non elettriche, sta per finire"". Il leader di Forza Italia rivendicando poi che l'Italia è l'unico Paese in Ue che ha lo stesso ministro degli Esteri, ruolo da lui ricoperto, e la stessa premier dall'inizio della legislatura.
Matteo Salvini ha usato il palco di Atreju per attaccare le opposizioni e i sindacati, rivendicando il lavoro fatto finora dal governo. Il leader della Lega ha poi assicurato che si impegnerà per **dare il via ai cantieri per il Ponte sullo Stretto di Messina."**Il Paese non può essere unito se tutta l'Italia non è unita: vi do la mia parola che faccio di tutto per avviare questi benedetti cantieri del Ponte sullo stretto di Messina, non ci fermeranno le alghe, i pipistrelli e i piccioni", ha detto Salvini che poi ha ribadito che per la Lega sono modelli di esempio Charlie Kirk e Oriana Fallaci, non Francesca Albanese e Roberto Saviano.
"Abbiamo vinto già una scommessa, quella di ridare dignità alla politica e ai partiti. Vinceremo un'altra scommessa, quella di governare per 10 anni la coalizione di centrodestra", ha detto invece Lupi, ribadendo l'alleanza tra i partiti al governo.
L'Ecr spinge per la "maggioranza Giorgia"
L'evento, iniziato lo scorso fine settimana, ha visto la partecipazione anche di ospiti internazionali. Domenica tra gli ospiti più attesi c'era Mateusz Morawiecki, ex premier polacco e presidente del gruppo dei Conservatori e riformisti d'Europa (Ecr), di cui Fratelli d'Italia fa parte. "L'Europa sta attraversando un inferno di decadimento culturale, con vergogna invece di orgoglio", ha detto Morawiecki.
"L'Europa può essere di più che uno spettatore, ovvero uno dei protagonisti nel nuovo ordine globale", ha ancora detto e ha aggiunto: "Propongo una zona a libero scambio tra Usa e Ue, in una formidabile alleanza che impedirebbe ad altri Paesi di imporre la propria volontà". "L'Europa deve cambiare dall'interno con i Paesi che possono scegliere priorità diverse, perché non ha senso obbligare tutti alle stesse soluzioni", ha concluso Morawiecki che ha poi invitato Meloni sul palco per un selfie.
Da Roma i conservatori d'Europa hanno spinto per superare la maggioranza 'von der Leyen' proponendo l'alternativa "Meloni", rafforzando l'alleanza tra Ppe ed Ecr. Durante un panel dedicato all'Ecr, venerdì il vicepresidente del gruppo George Simion ha detto che "il futuro appartiene ai patrioti".
"Il mondo non esisterebbe senza i conservatori", ha affermato e ha aggiunto Simion lodando il modello "Giorgia Meloni". "Dobbiamo lottare per il nostro diritto di esistere e per il buon senso, continueranno a dire la verità e a cercare il potere in tutti i 27 Paesi dell'Unione europea".
Nel suo intervento, la vicepresidente Ecr e leader di Identité-Libertés, Marion Maréchal, ha attaccato duramente l'attuale assetto dell'Unione europea e ha poi rivendicato un cambio di fase a Bruxelles: "Oggi siamo riusciti a costruire una maggioranza alternativa al Parlamento europeo, che possiamo chiamare 'Giorgia', alternativa alla maggioranza Ursula".
"I conservatori in Europa si stanno facendo valere, hanno cominciato ad essere più influenti che mai, a costruire una maggioranza di centrodestra e in questi giorni abbiamo lavorato sulle nostre priorità che sono: rilanciare la competitività economica perché negli ultimi anni è stata massacrata da Bruxelles, rilanciare la sicurezza e la lotta all'immigrazione illegale e rinsaldare i valori costitutivi dell'Ue, ovvero le sue radici cristiane e i suoi riferimenti culturali", ha detto in Nicola Procaccini, co-presidente gruppo Ecr e responsabile dipartimento ambiente FdI, durante un suo intervento di venerdì alla kermesse politica organizzata a Roma.
Ad Atreju presenti leader dell'opposizione e Abbas
Ad Atreju hanno partecipato anche ospiti fuori dalle alleanze di Fratelli d'Italia, tra loro il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, il leader di Italia Viva Matteo Renzi, il segretario di Azione Carlo Calenda e il deputato dei Verdi Angelo Bonelli. Assente la segretaria del Partito democratico Elly Schlein, dopo che ha rifiutato nelle scorse settimane il confronto a tre proposto dalla premier Meloni con Conte.
Ospite d'onore venerdì il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas, anche noto come Abu Mazen. "Ci auspichiamo che l'Italia possa proseguire verso il percorso di riconoscimento dello Stato palestinese, che andrebbe a rafforzare le fondamenta della pace nella regione e la fiducia tra i popoli, il concetto di uguaglianza. Teniamo in grande considerazione la postura italiana, anche a livello popolare, che ha sempre espresso grande solidarietà nei confronti di quello che la nostra gente ha sofferto nella Striscia di Gaza", ha sottolineato il leader dell'Anp dal palco di Atreju. Poche ore prima Abbas aveva incontrato Meloni a Palazzo Chigi per una visita ufficiale.
Parlando dal palco domenica, Meloni ha voluto ringraziare ancora Abbas e ha detto: "Permettetemi di ringraziare ancora il presidente della Palestina Abu Mazen per la sua coraggiosa testimonianza, la sua bella presenza qui ad Atreju che fa giustizia delle accuse vergognose di complicità in genocidio che una sinistra imbarazzante ci ha rivolto per mesi".