Sudamerica, anche d'inverno ondate di caldo e temperature estreme

I bagnanti si affollano sulla spiaggia di Ipanema per sconfiggere il caldo estremo e anomalo, a Rio de Janeiro, in Brasile, il 24 agosto 2023
I bagnanti si affollano sulla spiaggia di Ipanema per sconfiggere il caldo estremo e anomalo, a Rio de Janeiro, in Brasile, il 24 agosto 2023 Diritti d'autore AP Photo/Bruna Prado
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Numerose nazioni sudamericane hanno registrato temperature straordinariamente elevate. Ultimo in ordine di tempo a fare i conti con il caldo estremo è il Brasile. E lì è inverno...

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In Brasile sono state registrate temperature record, con punte di quasi 42 gradi centigradi. Dati che negli ultimi giorni sono consueti in Europa. Ma che in America Latina sono semplicemente incredibili, poiché lì è ancora inverno.

Secondo l'Istituto meteorologico nazionale, la rara ondata di caldo per la stagione fredda ha investito giovedì 19 dei 26 Stati brasiliani, compresa la capitale Brasilia. Il che va ad unirsi ad una situazione di siccità nell'area della foresta amazzonica. 

Ma il Brasile non è il solo Paese ad aver registrato temperature folli. All'inizio del mese, anche il Cile è ha fronteggiato un'ondata di caldo invernale con temperature che hanno raggiunto i 37 gradi centigradi.

Il Brasile registra record annuali

Tornando in Brasile, quattro grandi città hanno registrato la temperatura più alta dell'anno nella giornata di mercoledì 23 agosto. A Cuiabá, nella porzione centro-occidentale della nazione sudamericana, le massime hanno raggiunto i 41,8 gradi centigradi.

Anche i residenti di Rio de Janeiro e San Paolo, le due città più popolose del Brasile, sono stati colpiti dall'ondata di caldo. A Rio, le temperature hanno raggiunto i 38,7 gradi giovedì, facendo toccare il secondo giorno più caldo del 2023. Tanto che gli abitanti si sono riversati nelle spiagge del Paese, come nel caso della celebre Copacabana.

Le autorità hanno dichiarato che negli Stati nordorientali di Bahia e Piauí l'umidità dell'aria è scesa al di sotto del 20% e il governo ha raccomandato alle persone di evitare le attività fisiche e di rimanere in casa durante le ore più calde della giornata. Una situazione del tutto inusuale e inquietante, considerando che nell'emisfero australe Nell'emisfero meridionale mancano ancora quattro mesi all'estate.

Cosa c'è dietro il clima estremo del Brasile?

Il mese scorso, il Brasile ha registrato il mese di luglio più caldo da quando sono iniziate le misurazioni ufficiali, nel 1961. Il climatologo Jose Marengo, del Centro nazionale di monitoraggio dei disastri, ha dichiarato che le giornate più calde durante l'inverno sono tipicamente causate da un'anomalia di alta pressione che forma una cupola su una fascia di Stati, tra cui il sud-est e l'Amazzonia meridionale. "Con il cielo sereno e l'abbondanza di sole, il terreno si riscalda, innescando un processo che porta alla formazione di una bolla di aria rovente che impedisce l'ingresso dell'umidità", ha dichiarato all'agenzia di stampa Associated Press.

Secondo Renata Libonati, ricercatrice dell'università federale di Rio de Janeiro, i cambiamenti climatici e il fenomeno El Niño hanno probabilmente agevolato l'arrivo di temperature più elevate e di condizioni climatiche più secche. Secondo Marengo, le attuali giornate calde dell'inverno brasiliano hanno un impatto minore sulla popolazione rispetto alle ondate di calore registrate in Europa perché le città brasiliane sono più abituate alle temperature tropicali.

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Un termometro segna 42 gradi centigradi a Rio de Janeiro, in Brasile, il 24 agosto 2023AP Photo/Bruna Prado

Il caldo in Brasile continuerà?

Marengo sostiene che il tempo ci dirà se quella di questa settimana sia davvero un'ondata di caldoduratura, poiché è probabile che venga interrotta dall'arrivo di un'ondata di freddo tra pochi giorni. 

Su TV Globo, la principale rete di informazione brasiliana, alcuni giornalisti hanno intervistato sorridenti i frequentatori delle spiagge di Rio de Janeiro (ancora una minoranza nella metropoli di quasi 7 milioni di persone). Come si trattasse di un fatto folkloristico: "La copertura mediatica non sempre aiuta a valutare la crisi", afferma Claudio Angelo, dell'Osservatorio sul clima, una rete di decine di gruppi ambientalisti e sociali. Il lato positivo, se ce n'è uno, è che ora almeno le cronache hanno iniziato a parlare di cambiamenti climatici.

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