El Niño è tornato e porterà condizioni meteorologiche estreme e nuovi record di temperatura

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Di Rebecca Ann Hughes with Reuters
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El Niño è tornato: ecco cosa significa per le condizioni meteorologiche estreme e il riscaldamento globale

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El Niño è tornato e potrebbe spingere il mondo oltre un nuovo record di temperatura media.

Il fenomeno meteorologico globale si ha quando le acque nell'Oceano Pacifico diventano molto più calde del solito.

Dopo tre anni di raffreddamento del clima grazie a La Niña, la National Oceanic and Atmospheric Administration ha annunciato che El Niño è di nuovo in corso.

L'evento climatico potrebbe avere effetti drastici, da ondate di caldo torrido a tempeste fortissime: ecco come gli scienziati del clima prevedono che El Niño influenzerà le temperature globali, il clima e la vita marina.

Cos'è El Niño?

MOHAMED ABD EL GHANY/REUTERS
The world could breach a new average temperature record in 2023 or 2024, partly due to the return of the El Niño weather phenomenon.MOHAMED ABD EL GHANY/REUTERS

L'evento climatico El Niño è responsabile dell'aumento delle temperature globali e dell'aggravamento degli eventi meteorologici estremi.

È causato dalle temperature oceaniche e dai venti nel Pacifico, che oscillano tra il riscaldamento di El Niño e il raffreddamento di La Niña.

Si prevede già che quest'anno sarà più caldo del 2022 e il quinto (o sesto anno) più caldo mai registrato.

Gli effetti di El Niño richiedono mesi per essere avvertiti e potrebbero significare che il 2024 batterà i record di temperatura.

L'anno più caldo mai registrato finora è stato il 2016: gli ultimi otto anni sono stati i più caldi mai registrati al mondo, riflettendo la tendenza al riscaldamento a lungo termine dovuta alle emissioni di gas serra.

In che modo El Niño influisce sul meteo?

El Niño spinge l'acqua calda nell'Oceano Pacifico verso est, provocando lo spostamento della corrente a getto del Pacifico a sud della sua normale posizione.

Ciò produce un clima più secco e più caldo nel nord degli Stati Uniti e intense piogge e inondazioni sulla costa del Golfo degli Stati Uniti e nel sud-est.

In Europa, può portare a inverni più freddi e secchi al nord e più umidi al sud.

Durante il fenomeno, la temperatura globale aumenta di circa 0,2 gradi Celsius: ciò potrebbe significare infrangere il limite cruciale del riscaldamento globale di 1,5 gradi.

"La probabilità di avere il primo anno a 1,5 gradi Celsius nel prossimo quinquennio è ora di circa il 50%", ha detto a The Guardian Adam Scaife, del Met Office del Regno Unito.

Di conseguenza, il mondo dovrà affrontare ondate di caldo più intense, stagioni calde prolungate e tempeste più potenti.

I primi a sentirne gli effetti saranno i Paesi vicini al Pacifico, come la costa occidentale delle Americhe, il Giappone, l'Australia e la Nuova Zelanda.

L'Indonesia e l'Australia probabilmente sperimenteranno un clima più caldo e secco, con una maggiore possibilità di incendi.

I monsoni in India e le piogge in Sudafrica potrebbero essere ridotti, mentre l'Africa orientale potrebbe patire più piogge e inondazioni.

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El Niño aumenta anche l'attività degli uragani nel Pacifico, il che significa che luoghi come le Hawaii saranno a rischio di cicloni tropicali.

In che modo El Niño influisce sulla vita marina?

El Niño mette in pericolo anche la vita marina lungo la costa del Pacifico: in condizioni normali, un fenomeno noto come "risalita" porta acqua fresca e ricca di sostanze nutritive dalle profondità dell'oceano.

Quando si verifica El Niño, questo processo viene soppresso o interrotto completamente: ciò significa meno fitoplancton lungo la costa, con conseguente minor cibo per alcuni pesci.

A marzo, gli scienziati hanno scoperto che le temperature globali della superficie marina erano ad un livello record: ebbene, ora El Niño rischia di aggravare ancor di più la situazione.

L'acqua più calda provoca lo sbiancamento delle barriere coralline.

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