Le formiche invasive, un altro sintomo del cambiamento climatico

Le formiche invasive, un altro sintomo del cambiamento climatico
Diritti d'autore euronews
Diritti d'autore euronews
Di Jeremy Wilks
Condividi questo articolo
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

A causa di inverni più miti vengono individuate sempre più spesso in zone dell'Europa occidentale dove prima non c'erano: sono una minaccia per l'equilibrio dell'ecosistema e delle specie autoctone

PUBBLICITÀ

Le specie di formiche invasive provenienti dal Mediterraneo sono in grado di sopravvivere sempre più a nord, a causa di inverni europei più miti e gelate più rare. Ci sono nuove colonie in varie città dell'Europa occidentale.

Tra le specie individuate a Lione, in Francia, ce n'è una chiamata tapinoma magnum. Le piante esotiche sono uno dei modi principali attraverso cui le formiche invasive raggiungono nuove città. "Una delle cause principali dell'espansione della tapinoma magnum è l'esportazione di alberi in cui è presente un gran numero di formiche regina - dice uno studente di ecologia dell'università di Lione -. Una volta arrivate in un altro luogo, se stanno bene, cominciano a deporre le loro uova dappertutto".

La tapinoma magnum è originaria del bacino del Mediterraneo e ha colonizzato le aree urbane di Francia, Belgio, Germania e Paesi Bassi. Le sue punture non sono dolorose, ma è fastidiosa per le popolazioni locali e può spazzare via le formiche autoctone.

Secondo Bernard Kaufmann, professore di Ecologia all'università di Lione, l'Europa dovrebbe prepararsi all'arrivo di altre specie invasive, come la formica elettrica sudamericana, a causa del riscaldamento del pianeta. "Abbiamo tra le 100 e le 200 specie di formiche che la globalizzazione ha portato in tutto il mondo - dice Kaufmann -. Il cambiamento climatico accelera questo processo e favorisce l'insediamento di specie sempre più termofile, cioè che amano il caldo, anche nei nostri climi più temperati".

I trattamenti chimici per combattere le formiche sono efficaci su scala ridotta. L'approccio migliore è la prevenzione: bisogna assicurarsi che le specie invasive non colonizzino le piante e gli alberi importati.

Le anomalie di temperature di maggio 2023

A livello globale lo scorso maggio è stato il secondo più caldo mai registrato. Secondo i dati del Servizio sui Cambiamenti Climatici di Copernicus le temperature sono state di 0,4 gradi Celsius al di sopra della media 1991-2020.

Le temperature europee sono state generalmente intorno alla media del mese. In Italia e nei Balcani ha fatto più fresco a causa delle forti piogge. Dall'altra parte dell'Atlantico ha fatto molto più caldo della media in Canada e negli Stati Uniti settentrionali. Inoltre stiamo assistendo a un riscaldamento anche nel Pacifico, dove è tornato il fenomeno El Niño.

Se consideriamo le regioni oceaniche non coperte dai ghiacci, è stato un maggio da record, con la più alta temperatura superficiale del mare da quando sono iniziate le misurazioni satellitari. Non bisogna dimenticare che il 90% del calore in eccesso nella nostra atmosfera a causa del riscaldamento globale viene assorbito dall'oceano.

Condividi questo articolo

Notizie correlate

Just Stop Oil: Total viola i diritti umani, imbrattata la sede a Londra