Nucleare: quali paesi Ue sono a favore e quali contrari?

Centrale nucleare di Golfech, Francia sudoccidentale.
Centrale nucleare di Golfech, Francia sudoccidentale.   -  Diritti d'autore  Matthieu RONDEL / AFP
Di Rosie Frost

La Francia, leader europeo per il nucleare, sta valutando una legge per accelerare la costruzione di nuovi reattori

La Francia, primo Paese europeo per il nucleare, sta valutando una legge per accelerare la costruzione di nuovi reattori, mentre il continente è alle prese con la crisi energetica causata dall'invasione russa dell'Ucraina.

Il disegno di legge ha lo scopo di semplificare il processo di approvazione e di costruzione di nuovi impianti nel paese. Rappresenta un'inversione di tendenza rispetto all'impegno del predecessore di Emmanuel Macron di limitare l'energia nucleare al 50% della quota energetica del paese.

Ma la spinta per un revival del nucleare ha causato attriti con altre nazioni europee come la Germania.

Mentre alcuni Stati membri dell'Ue lo sostengono completamente, altri sono preoccupati per la sicurezza.

Nel 2025, un terzo dei reattori nucleari attualmente operativi nell'Ue ariverà alla fine del proprio ciclo di vita. 

Allora perché l'energia nucleare è un argomento così controverso in Europa?

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Circa un quarto dell'energia dell'Ue è nucleare e più della metà è prodotta in Francia. In totale ci sono 103 reattori operativi in 13 dei 27 Stati membri. Nel 2019, questi fornivano circa il 50% dell'elettricità a basse emissioni di carbonio.

Nell'Unione, c'è un'ampia varietà di punti di vista in merito all'uso dell'energia nucleare. Queste diverse opinioni, insieme ai problemi relativi alla sicurezza, spesso rendono il nucleare un argomento controverso. Ciascuno Stato membro sceglie in autonomia se includerlo o meno nel proprio mix energetico.

Il tutto comporta che i governi si trovino nella posizione di decidere sul futuro del nucleare nel proprio paese.

Quali paesi sono contrari al nucleare?

Dopo l'incidente di Three Mile Island nel 1979 e poi il disastro di Chernobyl nel 1986, l'opinione pubblica ha cambiato radicalmente pensiero sull'energia nucleare. In Germania, i timori per la sicurezza hanno rafforzato il movimento ambientalista e il Partito dei Verdi.

Nel 2002, il governo di centrosinistra tedesco ha approvato una legge per impedire la costruzione di nuove centrali nucleari. Anche tutti i reattori esistenti avrebbero dovuto chiudere in futuro in virtù del passaggio dai combustibili fossili a fonti come l'eolico e il solare che il paese considera veramente rinnovabili. Sebbene il nucleare sia considerato "a basse emissioni di carbonio", poiché i reattori nucleari non producono emissioni dirette di CO2, si basa sull'uranio come combustibile, la cui estrazione e raffinazione è ad alta intensità energetica.

Poi, nel 2010, Angela Merkel ha annunciato che la vita delle centrali nucleari tedesche sarebbe stata prolungata per aumentare le forniture di energia a basse emissioni di carbonio.

Solo un anno dopo, l'incidente di Fukushima in Giappone ha sollevato nuove preoccupazioni. Ci sono stati mesi di massicce proteste anti-nucleare in tutto il paese che hanno portato il governo di Merkel ad annunciare che tutte le centrali nucleari sarebbero state chiuse entro il 2022.

Ora nel paese sono rimaste solo tre centrali nucleari. La minaccia dell'insicurezza energetica dovuta alla guerra in Ucraina ha prolungato la loro vita oltre questa scadenza. Nell'ottobre dello scorso anno, il cancelliere Olaf Scholz ha dichiarato che sarebbero rimaste aperte fino all'aprile 2023.

Ci sono solo due paesi che hanno eliminato completamente l'energia nucleare per la produzione di elettricità dopo aver messo in funzione i reattori: l'Italia e la Lituania.

In Italia è un argomento controverso. Tutti gli impianti del paese sono stati chiusi nel 1990 a seguito di un referendum sul nucleare. Da allora, il governo ha cercato di proporne il rilancio, in particolare con un piano nel 2008 per costruire fino a 10 nuovi reattori.

Ancora una volta, l'incidente nucleare del 2011 in Giappone ha influenzato l'opinione pubblica e il 94% dell'elettorato ha votato per il divieto di costruzione in un referendum poco dopo.

Il nucleare è argomento controverso anche in altri Stati membri, tra cui Belgio, Portogallo, Danimarca e Austria.

Quali paesi sono a favore del nucleare?

La Francia, a lungo leader europeo per il nucleare, nel febbraio di quest'anno è stato uno degli 11 paesi a lanciare un'alleanza per l'energia nucleare in Europa. Insieme hanno firmato una dichiarazione in cui si afferma che il nucleare è "uno dei tanti strumenti per raggiungere i nostri obiettivi climatici, generare elettricità di base e garantire la sicurezza dell'approvvigionamento".

Il gruppo è composto, oltre che dalla Francia, anche da Bulgaria, Croazia, Finlandia, Repubblica Ceca, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Slovacchia e Slovenia. L'obiettivo dell'alleanza è promuovere la ricerca, l'innovazione e "regole di sicurezza uniformi".

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