Amsterdam, la prima città al mondo a vietare la pubblicità inquinante

Un veicolo elettrico a zero emissioni in carica nel centro di Amsterdam, Paesi Bassi, martedì 8 gennaio 2013
Un veicolo elettrico a zero emissioni in carica nel centro di Amsterdam, Paesi Bassi, martedì 8 gennaio 2013 Diritti d'autore PETER DEJONG/AP
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

Aerei e veicoli a combustibile fossile non potranno più essere reclamizzati in centro e nella metro, Un esempio che molte altre città europee vogliono ora seguire #EUGreenWeek

PUBBLICITÀ

C'è chi la lotta all'inquinamento e al riscaldamento globale la sta prendendo davvero sul serio. Al punto che, oltre a ridurre le emissioni inquinanti, si tende ora a eliminare anche le pubblicità che ne incentivano la produzione. 

Accade ad Amsterdam, la prima città al mondo a vietare i cartelloni pubblicitari di compagnie aeree e veicoli a combustibili fossili.

Tali veicoli, come le auto a benzina e i voli di linea, non saranno più pubblicizzabili nelle stazioni della metropolitana di Amsterdam o nel centro della città.

La nuova disposizione arriva in seguito alle protestedi massa avvenute nella capitale e nei dintorni, che sono stati guidati dall'iniziativa Reclame Fossielvrij (pubblicità libera da combustibili). Il gruppo ha coordinato una petizione da parte di oltre 50 organizzazioni locali che chiedevano alla città olandese di diventare fossil free.

"La decisione di bandire la pubblicità dei combustibili fossili dalle stazioni della metropolitana -  spiega Femke Sleegers, coordinatore di Reclame Fossielvrij - arriva in un momento cruciale nella lotta contro il cambiamento climatico. Queste pubblicità peggiorano lo sconvolgimento del clima e non hanno posto in una città - o in un paese - che ha rispettato gli Accordi di Parigi".

Anche se la campagna olandese ha preso di mira solo la capitale, diversi segnali indicano che questa stessa iniziativa potrebbe diffondersi in altre grandi città dei Paesi Bassi, come l'Aia,Rotterdam e Utrecht.

Presa di posizione globale?

Simili campagne contro la pubblicità dei combustibili fossili sono nate in tutta Europa, ricevendo un significativo sostegno pubblico.

In Francia, la Rete di resistenza all'aggressione pubblicitaria (Résistance à l'Agression Publicitaire) ha prodotto un rapporto che sostiene l'urgenza di analoghi divieti nel paese,.

Vogliamo che la pubblicità dei combustibili fossili sia regolata in modo simile alla pubblicità del tabacco e dell'alcool.
Badvertising campaign
movimento ambientalista britannico

Nel Regno Unito, la Badvertising Campaign si batte a sua volta per introdurre il medesimo divieto, usando strategie simili alle precedenti campagne contro le pubblicità del tabacco, che sono state rese illegali nel Regno Unito nel 2007.

A nutrire qualche dubbio in proposito è invece Leo Murray, fondatore dell'ente di beneficenza per il clima Possible, che mira a vietare la pubblicità dei SUV nel Regno Unito.

"Anche se le campagne contro il fumo sono state efficaci alla fine - spiega - sono comunque serviti dei decenni, e noi non abbiamo tutto quel tempo a disposizione".

Nonostante questo, Murray ha ancora fiducia nella possibilità di mettere fine alla pubblicità dei combustibili fossili, grazie al precedente creato dagli olandesi.

"Il fatto che ciò sia successo in una capitale europea e sembri potersi diffondere in tutta l'Olanda, ci permette di fare qualcosa di simile anche qui e di seguire il loro esempio per operare un cambiamento significativo. Ora, nel Regno Unito, città come Liverpool stanno avendo discussioni simili sul futuro della pubblicità dei combustibili fossili".

La chiave per un futuro sostenibile?

In un mondo sempre più dipendente da internet e dalla tecnologia, rimangono seri interrogativi su come smantellare al meglio le diffuse pubblicità sui combustibili fossili. Molti si affrettano a sottolineare l'immenso potere della pubblicità sul consumo, e come, indipendentemente dal mezzo, incoraggi gli individui a consumare a tassi insostenibili.

Murray sottolinea l'impatto della pubblicità sul comportamento umano.

"Tutta la pubblicità - spiega - promuove livelli insostenibili di consumo, poiché la maggior parte dei prodotti pubblicizzati sono beni di cui nessuno ha bisogno. Quando le persone comprano beni di prima necessità, li comprano spontaneamente perché c'è un bisogno intrinseco che non ha bisogno di essere pubblicizzato. Per invertire la crisi climatica, dobbiamo mirare a tutta la pubblicità, non solo ai combustibili fossili".

Nonostante la necessità di colpire il consumo insostenibile nel suo complesso, il divieto di pubblicità dei combustibili fossili è un importante passo avanti nello smantellamento del comportamento insostenibile, e promette di ispirare altri paesi a fare lo stesso.

Segui la nostra copertura in occasione della #EUGreenWeek: storie e soluzioni per un pianeta migliore

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Transizione ecologica, il villaggio tedesco che si propone come modello

Agire contro il cambiamento climatico è una priorità per metà degli europei: il sondaggio esclusivo di Euronews

Giornata dell'acqua: nel mondo oltre 2 miliardi senza accesso acqua potabile